A oltre un anno dall’inizio della guerra in Ucraina, arriva lo sfogo della tennista bielorussa Aryna Sabalenka. La 25enne è nata a Minsk ma da mesi è costretta a giocare come atleta neutrale, a causa dell’appoggio che la Bielorussia, il suo Paese, sta garantendo a Mosca nell’invasione. Lei è attualmente la numero 2 al mondo e ha recentemente trionfato agli Australian Open. Dovrà rinunciare però a Wimbledon, che ha bandito le tenniste e i tennisti russi e bielorussi, oltre alla propria bandiera in tutte le altre manifestazioni. Lo sfogo, però, è contro l’odio che arriva dagli spogliatoi: «Mi odiano senza motivo, io non ho fatto niente».

Sabalenka: «Mi odiano senza motivo»
Aryna Sabalenka ha vissuto brutte esperienze durante l’ultimo torneo, quello di Indian Wells perso in finale contro la kazaka Elena Rybakina. Ma pochi giorni prima, aveva registrato il ritiro dell’avversaria Lesia Tsurenko, di origini ucraine, che non ha partecipato all’incontro proprio per ragioni politiche. Sabalenka nelle scorse ore si è sfogata: «Ho spesso fatto esperienza di haters sui social dopo una sconfitta, ma non mi era mai capitato di dover affrontare così tanto odio negli spogliatoi del tennis. Eppure non ho fatto nulla. Mi è capitato di avere strane conversazioni». Il riferimento è ai colleghi, spiegando poi: «È stato davvero difficile capire che ci sono così tante persone che mi odiano senza motivo. Ho avuto colloqui che non definirei vere e proprie liti, ma davvero dure: non dico con le altre giocatrici, ma con il loro staff sì…È stata dura, anche se ora va un po’ meglio».
Azarenka contro Swiatek sul conflitto in Ucraina
Sull’invasione in Ucraina, però, si è espressa anche la numero uno al mondo, Iga Swiatek, che ha chiesto alla federazione maggior sostegno agli atleti ucraini. Contro di lei la bielorussa Victoria Azarenka: «Ci sono alcuni giocatori che hanno sentimenti e comportamenti diversi. In generale, non condivido necessariamente la stessa opinione di Iga. La incoraggerei a guardare le cose che sono state fatte prima di fare commenti».
