Ucraina, Putin ci ripensa: annullato l’assalto all’acciaieria di Mariupol

Redazione
21/04/2022

Il ministero della Difesa Sergei Shoigu annuncia la presa della città e del plesso industriale, ma il presidente russo frena e ordina di fermare l'attacco diretto: «Blocca questa zona industriale in modo che nemmeno una mosca possa entrare o uscire».

Ucraina, Putin ci ripensa: annullato l’assalto all’acciaieria di Mariupol

Vladimir Putin ci ha ripensato. Dopo giorni di assedio all’acciaieria Azovstal, cuore di Mariupol, il presidente russo ha ordinato al ministro della Difesa Sergei Shoigu di annullare l’attacco. Un annuncio arrivato in diretta televisiva e condito dalle spiegazioni del leader del Cremlino. Il ministro ha informato Putin che Mariupol «è stata liberata dalle forze armate della Federazione russa e dalla Milizia popolare della Repubblica popolare di Donetsk» e che il resto delle truppe ucraine si è rifugiato nella zona industriale. Ed è allora che il presidente russo ha fermato l’attacco, ritenuto «inopportuno».

Le parole di Putin: «Annulla l’attacco ma blocca la zona»

La «liberazione» di Mariupol, annunciata da Shoigu, ha generato una reazione quasi inattesa di Vladimir Putin. Il presidente ha ordinato di fermarsi, pur mantenendo il controllo dell’area: «Ritengo inopportuno il proposto assalto all’acciaieria. Ti ordino di annullarlo». Dopo l’immediato sì del ministro della Difesa russo, Putin ha spiegato la sua idea: «Dobbiamo pensare a preservare la vita e la salute dei nostri soldati e ufficiali. Non c’è bisogno di addentrarci in quelle catacombe e strisciare sottoterra, sotto quelle strutture industriali. Blocca questa zona industriale in modo che nemmeno una mosca possa entrare o uscire». E a chi depone le armi, il presidente russo propone «l’incolumità e un trattamento dignitoso».

Ucraina, Putin ci ripensa: annullato l'assalto all'acciaieria di Mariupol. Il presidente russo chiede di «non far entrare o uscire nemmeno una mosca»
L’acciaieria (Twitter)

Nell’acciaieria «mille civili e 500 soldati feriti»

L’assedio, quindi, proseguirà. L’esercito russo continua a presidiare l’area e adesso ci si pone il problema di come salvaguardare i cittadini riunitisi all’interno del plesso industriale. La denuncia è partita dalla vicepremier ucraina Iryna Vereshcuk, che su Telegram ha dichiarato di voler chiedere «ai russi un corridoio umanitario urgente dallo stabilimento di Mariupol Azovstal». Si parla di «circa mille civili e 500 soldati feriti». Una richiesta che viene rivolta non soltanto a Mosca ma anche alla comunità internazionale, che per la vicepremier deve «concentrare gli sforzi su Azovstal».

Niente assalto all’acciaieria: i motivi possibili

Sui motivi per cui Putin abbia sospeso l’attacco all’acciaieria si sono scatenati molteplici dibattiti. Le teorie maggiormente accreditate sono due. Una è proprio quella che lo stesso presidente russo ha declamato durante la diretta con il ministro della Difesa Sergei Shoigu. Sono state gravi le perdite dell’esercito di Mosca, oltre che della popolazione ucraina, e Putin potrebbe voler risparmiare parte dei propri soldati dopo settimane difficili. Più probabile, però, la seconda ipotesi. Un assalto all’acciaieria rischierebbe di intaccare un patrimonio, quello rappresentato dal plesso industriale, che potrebbe diventare cruciale a fine guerra.

Ucraina, Putin ci ripensa: annullato l'assalto all'acciaieria di Mariupol. Il presidente russo chiede di «non far entrare o uscire nemmeno una mosca»
Una foto dall’interno dell’acciaieria (Twitter)