Ucraina, l’UE divisa sullo stop al petrolio russo: sanzioni rinviate

Redazione
04/05/2022

Rinviata forse già a domani la discussione sul sesto pacchetto di sanzioni. Pesa la richiesta di deroga presentata da Ungheria, Slovacchia, Bulgaria e Repubblica Ceca.

Ucraina, l’UE divisa sullo stop al petrolio russo: sanzioni rinviate

Il sesto pacchetto di sanzioni contro la Russia presentato dalla Commissione europea non ha riscontrato il favore di tutti i 27 Paesi membri del Consiglio dell’Unione Europea. La decisione sull’embargo al petrolio russo sarà rimandata e non è detto che possa essere trovata un’intesa nel breve periodo. Il Coreper, composto dalle 27 nazioni e che ha il compito di analizzare il pacchetto di sanzioni, potrebbe riunirsi però già domani. Troppo poco il tempo per approfondire il documento, trasmesso soltanto alla mezzanotte di ieri. E così dopo le prime deroghe chieste dall’Ungheria e dalla Slovacchia, sono arrivate richieste anche dalla Bulgaria e dalla Repubblica Ceca e l’accordo è saltato. Adesso Kiev attacca l’Ue: «Chi è contrario è complice di Mosca».

Ucraina, l'UE divisa sullo stop al petrolio russo: sanzioni rinviate. Kyiv non ci sta e accusa: «Chi si oppone è complice di Mosca»
La Commissione europea (Getty)

Embargo al petrolio russo: manca l’accordo

L’Ungheria è stato il primo dei Paesi a opporsi all’embargo per com’è attualmente studiato. «Distruggerebbe completamente la sicurezza energetica», ha dichiarato il ministro degli Esteri Peter Szijjarto. Poi sono arrivate le richieste di deroga anche da parte della Slovacchia, della Repubblica Ceca e della Bulgaria. In quest’ultimo caso ha spiegato il motivo il ministro delle Finanze, Assen Vassilev: «La Bulgaria può fare a meno del petrolio russo, ma ciò aumenterebbe notevolmente il costo dei carburanti nel Paese. Se la Commissione europea consente eccezioni dell’embargo petrolifero, anche la Bulgaria eserciterà il diritto di chiederle».

Ucraina, l'UE divisa sullo stop al petrolio russo: sanzioni rinviate. Kyiv non ci sta e accusa: «Chi si oppone è complice di Mosca»
Il ministro degli Esteri ungherese Peter Szijjarto (Getty)

La reazione di Kyiv: «Chi si oppone è complice della Russia»

L’Ucraina ha immediatamente detto la sua sulla notizia del mancato accordo. Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba è intervenuto in diretta da Kyiv su Twitter. «Se ci sono Paesi in Europa che continuano a opporsi a questo embargo sul petrolio russo, ci saranno buone ragioni per affermare che questo Paese è complice dei crimini commessi dalla Russia nel territorio ucraino», è il succo del discorso del ministro.