Ucraina, la Turchia non riconoscerà i risultati dei referendum russi
Ankara non ha riconosciuto neanche quello del 2014 sull'annessione della Crimea. Le operazioni di voto vanno avanti nel Donbass, così come nelle oblast' di Kherson e Zaporizhzhia. Ma anche in Russia, dove a fare la fila ai seggi sono i rifugiati.
La Turchia non riconoscerà i risultati del referendum che la Russia sta tenendo nelle zone dell’Ucraina sotto il suo controllo, allo scopo di annetterle. Lo ha sottolineato il portavoce della presidenza turca, Ibrahim Kalin, in dichiarazioni rilasciate alla Cnn Turk, ricordando che Ankara non ha riconosciuto nemmeno il referendum sull’annessione della Crimea alla Russia del 2014.
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Referendum, la presa di posizione di Ankara
«La nostra posizione in merito è chiara», ha dichiarato Kalin. «La Turchia non ritiene corretti i tentativi unilaterali di referendum», mentre invece il governo di Ankara «riconosce l’integrità territoriale del popolo e dello Stato ucraini ed esprime il suo appoggio all’Ucraina». È la stessa linea degli Stati Uniti: «I referendum della Russia sono una farsa, un pretesto falso per tentare di annettere parti dell’Ucraina con la forza, in flagrante violazione del diritto internazionale, inclusa la Carta delle Nazioni Unite», ha dichiarato il presidente Usa Joe Biden in un comunicato diffuso dalla Casa Bianca, mentre proseguono le operazioni di voto nelle zone del Donbass, di Kherson e Zaporizhzhia. Tra l’altro non stanno votando solo gli ucraini che si trovano al momento in queste zone, ma anche tanti rifugiati che sono fuggiti in Russia dall’inizio della guerra, cosa che getta più di qualche ombra sull’esito (scontato) dei quesiti referendari.
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L’appello di Zelensky ai connazionali delle zone occupate
Ribadendo che i referendum in corso sono «fasulli», nel suo consueto discorso notturno il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha fatto una «semplice richiesta» ai connazionali che si trovano nel «territorio temporaneamente occupato» dai russi: «Nascondetevi dalla mobilitazione russa con ogni mezzo. Evitate la leva e cercate di raggiungere il territorio libero dell’Ucraina. Ma se entrate nell’esercito russo, sabotate qualsiasi attività del nemico, ostacolate ogni operazione russa, forniteci qualsiasi informazione importante sugli occupanti: sulle loro basi, i quartier generale ed i depositi di munizioni».
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