L’Ucraina ha creato una rete di agenti nella Federazione Russa, in grado di compiere azioni di sabotaggio e attacchi con droni forniti da Kyiv. Lo scrive la Cnn, citando fonti vicine all’intelligence statunitense: le cellule che stanno operando sul territorio russo, riporta l’emittente, sono composte da «attivisti filoucraini» e «operatori addestrati per questo tipo di guerra».

«Nelle zone di confine i contanti possono fare miracoli»
Dietro all’attacco dei droni al Cremlino potrebbe esserci propri questa rete di agenti, a cui come detto l’Ucraina starebbe fornendo aeromobili a pilotaggio remoto con cui colpire obiettivi sensibili. Gli interlocutori della Cnn hanno precisato di non essere a conoscenza delle esatte rotte di consegna dei droni. Tuttavia, hanno spiegato, Kyiv dispone di efficaci rotte di contrabbando che potrebbero essere utilizzate per far entrare droni e componenti vari in territorio russo. A facilitare il trasporto di droni diversi fattori. Innanzitutto, la lunghezza del confine russo-ucraino, che rende particolarmente difficile ogni tipo di controllo, già in condizioni di “normale” contrabbando. Bisogna poi ovviamente considerare che, al momento, Mosca sta concentrando gli sforzi nell’area di Belgorod. Infine, come hanno evidenziato le fonti della Cnn, «nelle zone periferiche della Russia la sopravvivenza è per tutti un problema e i contanti possono fare miracoli».

L’operazione avrebbe avuto l’ok da parte di Zelensky
Non è dato sapere chi stia esattamente controllando lo smercio di droni. La Cnn scrive che dietro potrebbe esserci l’intelligence ucraina, con l’approvazione del capo di Stato Volodymyr Zelensky. Nell’ultimo anno nella Federazione Russa ci sono stati diversi sabotaggi. Sono finiti nel mirino depositi di petrolio e carburante, ferrovie, uffici di arruolamento militare, magazzini e oleodotti. Da qualche settimana gli attacchi sul suolo russo si sono intensificati e i droni sul Cremlino sono stati «il culmine di mesi di sforzi» volti a creare una rete di agenti in grado di far davvero paura a Vladimir Putin. Un funzionario della Sbu ha detto alla Cnn che «le misteriose esplosioni e gli attacchi di droni» in Russia continueranno, facendo intendere che dietro ci sarebbe proprio Kyiv. In pubblico, gli alti funzionari statunitensi hanno condannato pubblicamente gli attacchi all’interno della Russia, avvertendo che potrebbero portare a un’escalation della guerra. Tuttavia, parlando in privato con la Cnn, alcuni hanno affermato di ritenere che attaccare al di fuori del territorio ucraino sia una valida strategia militare da parte di Kyiv, in quanto potrebbe portare Mosca a dirottare le risorse militari all’interno dei confini nazionali, cosa che a sua volta spianerebbe la strada alla controffensiva ucraina.