Ucraina, nuove perquisizioni dello Sbu in chiese e monasteri ortodossi

Redazione
02/12/2022

I servizi segreti ucraini hanno svolto attività di controspionaggio in due chiese e cinque monasteri ortodossi nelle regioni di Zhytomyr, Rivne e Transcarpazia. Mentre Zelensky intende vietare ogni attività religiosa connessa con Mosca.

Ucraina, nuove perquisizioni dello Sbu in chiese e monasteri ortodossi

La Chiesa ortodossa gioca un ruolo centrale nella guerra in Ucraina. E non solo per le crociate lanciate contro Kyiv e l’Occidente dal patriarca russo Kirill. Lo SBU, il servizio di sicurezza ucraino, ha confermato di aver svolto alcuni giorni fa nuove «attività di controspionaggio» in cinque monasteri e due chiese nelle regioni di Zhytomyr, Rivne e Transcarpazia. «Data l’aggressione armata della Federazione Russa, queste misure vengono prese, tra l’altro, per impedire l’uso delle comunità religiose come cellule del “mondo russo” e per proteggere la popolazione da provocazioni e atti terroristici», si legge nel comunicato dei servizi di Kyiv. Nel mirino degli 007 ucraini anche il convento ortodosso di San Cirillo e Metodio, nel villaggio di Drachyno, in Transcarpazia. L’obiettivo del blitz era scovare figure legate a Viktor Medvedchuk. Amico personale di Putin e leader del principale partito filorusso ucraino, Medvechuck era stato arrestato lo scorso maggio e a settembre trasferito a Mosca nell’ambito di uno scambio di prigionieri.

Zelensky: «Non permetteremo mai a nessuno di costruire un impero all’interno dell’anima ucraina»

Intanto il presidente Volodymyr Zelensky ha annunciato che intende vietare le attività delle organizzazioni religiose legate a Mosca. Il Consiglio di sicurezza e difesa nazionale (NSDC) ha così incaricato il governo di presentare alla Verkhovna Rada un disegno di legge «sull’impossibilità di attività in Ucraina di organizzazioni religiose affiliate a centri di influenza nella Federazione Russa». Il servizio statale per l’etnopolitica e la libertà di coscienza è stato quindi incaricato di esaminare dal punto di vista religioso la gestione della Chiesa ortodossa ucraina e la sua connessione con il patriarcato di Mosca. «Garantiremo la piena indipendenza del nostro Stato. In particolare, l’indipendenza spirituale», ha sottolineato Zelensky. «Non permetteremo mai a nessuno di costruire un impero all’interno dell’anima ucraina».

Il Parlamento Ue riconosce la Russia come Stato terrorista: 494 voti a favore, 58 contrari e 44 astensioni.
Volodymyr Zelensky (Getty Images)

Le precedenti perquisizioni nel Monastero delle Grotte di Kyiv

Non si tratta delle prime «attività di controspionaggio» che prendono di mira la Chiesa ortodossa. Attività che il Cremlino ha definito «un atto di guerra». Lo scorso 22 novembre lo SBU era entrato nel Monastero delle Grotte di Kyiv, uno dei centri più importanti della cristianità ortodossa sotto il controllo della Chiesa  fedele al Patriarcato di Mosca e non della nuova Chiesa autocefala sorta dalla scissione del 2018. Operazione, venne spiegato, che aveva l’obiettivo di  «contrastare azioni sovversive da parte dei servizi speciali russi». E impedire l’uso del monastero come «centro del mondo russo» e rifugio «per ospitare gruppi di sabotaggio e ricognizione, cittadini stranieri, depositi di armi».

Ucraina, nuove perquisizioni dello Sbu in chiese e monasteri ortodossi
Il monastero delle Grotte a Kyiv (Getty Images).

L’indipendenza della Chiesa ortodossa ucraina da quella russa e i dubbi su possibili connivenze

Lo scorso maggio, la Chiesa ortodossa ucraina aveva dichiarato l’indipendenza dalla Chiesa ortodossa russa, nel tentativo di prendere le distanze da Mosca dopo l’invasione. Una presa di distanza che però non ha convinto molti politici che da mesi la accusano di essere troppo morbida, se non connivente, con Mosca.