Direttore: Paolo Madron
  • Economia e Finanza
  • Politica
  • Tecnologia e Innovazione
  • Attualità
x
  • Attualità
    • Cronaca
    • Gossip
    • Web
  • Cultura e Spettacolo
    • Arte
    • Cinema
    • Design
    • Libri
    • Moda
    • Musica
    • Serie Tv
    • Teatro
    • Tv
  • Economia e Finanza
    • Aziende
    • Lavoro
  • Politica
    • Europa
    • Italia
    • Mondo
  • Salute e Benessere
    • Beauty
    • Fitness
    • Food & Beverage
    • Medicina
    • Sanità
    • Wellness
  • Sport
    • Altri Sport
    • Calcio
    • Motori
  • Tecnologia e Innovazione
    • App
    • Device
    • Domotica
    • Gaming
    • Sostenibilità
  • Chi Siamo
  • Scrivono per noi
  • Tag
  • Feed
  • Privacy Policy
  • Cookie Policy
  • Economia e Finanza
Wargame

Chi è Alexei Mordashov, l’oligarca russo sanzionato dall’Ue per la guerra in Ucraina

Tra gli oligarchi colpiti dalle sanzioni Ue figura anche Alexei Mordashov, il secondo uomo più ricco della Russia. Patron di Severstal, colosso siderurgico ed estrattivo, lasciò le acciaierie di Piombino in un mare di debiti. Il profilo.

2 Marzo 2022 16:492 Marzo 2022 17:16 Redazione
profilo di Alexei Mordashov uno degli oligarchi sanzionati dall'Ue

Nella lista degli oligarchi russi finiti sotto le sanzioni dell’Ue dopo l’invasione dell’Ucraina da parte di Mosca c’è anche Alexei Mordashov, secondo Forbes attualmente il secondo uomo più ricco del Paese e numero 56 nella classifica mondiale. Autore del salvataggio del tour operator Tui – aveva iniettato liquidità durante lo stop del turismo dovuto alla pandemia – di cui è maggiore azionista (34 per cento), a fine 2021 aveva un patrimonio personale stimato intorno ai 23 miliardi di dollari (29 miliardi quello della famiglia).

Gli interessi di Mordashov in Banca Rossyia già sanzionata dagli Usa nel 2014

Nel 2003 Mordashov è diventato comproprietario di Banca Rossiya, considerata dagli Usa la cassaforte personale di Putin e già sanzionata sempre da Washington nel 2014 dopo l’annessione della Crimea dopo la quale l’istituto ha aperto filiali in tutta la regione e a Sebastopoli. Oltre a Mordashov che nel 2017 ne deteneva circa il 5,4 per cento delle quote, tra gli azionisti della banca figuravano Yuri Kovalchuk, Nikolai Shamalov, Gennady Timchenko, Mikhail Shelomov. Gli attuali azionisti di Rossiya sono sconosciuti, poiché il governo ha permesso alle banche soggette a sanzioni di non divulgare informazioni.

Severstal, il colosso siderurgico russo che ha bloccato le consegne in Europa

Mordashov inoltre è azionista di maggioranza della Severstal colosso siderurgico ed estrattivo russo di cui è stato amministratore delegato fino al 2015 e ora è presidente di Severgroup, azionista a sua volta di Banca Rossiya. Severstal, che risulta fornitrice anche della Difesa russa, ha appena annunciato il blocco delle consegne in Europa: «Abbiamo interrotto le consegne all’Ue come parte delle sanzioni contro gli azionisti. Stiamo reindirizzando i flussi di materie prime verso mercati globali alternativi», ha comunicato la società in una dichiarazione citata dalle agenzie russe. Secondo Severstal, le consegne in Europa sono in media di circa 2,5 milioni di tonnellate di acciaio all’anno e rappresentano circa un terzo del fatturato totale dell’azienda.

chi è mordashov l'oligarca russo sanzionato dall'Ue
Vladimir Putin e Alexei Mordashov nel 2006 (Getty Images).

I motivi delle sanzioni Ue a Mordashov

Severgroup possiede quote della National MEDIA Group che secondo l’Ue ha contribuito a destabilizzare l’Ucraina attraverso le stazioni televisive filo-russe. Non solo. Mordashov nel 2011 ha acquistato da Siemens il 25 per cento della JSC Power machines che ha venduto turbine eoliche in Crimea e pertanto è accusata di aver sostenuto azioni contro l’integrità territoriale e l’indipendenza dell’Ucraina traendone vantaggio economico. Nel 2013, con Kovalchuk, Mordashov ha acquistato anche il 50 per cento di Tele2 Russia, il quarto più grande operatore di telefonia mobile del Paese. Dal canto suo Mordashov – che tra le altre cose è sponsor del teatro Bolshoi, del Film Festival di Mosca e della squadra maschile russa di scacchi – ha dichiarato di non aver assolutamente nulla a che fare con l’attuale tensione geopolitica. Dicendosi estraneo alla politica, l’oligarca – come ha riportato il Guardian, ha definito la guerra in Ucraina una «tragedia di due popoli fraterni», aggiungendo: «È terribile che ucraini e russi muoiano, la gente sta soffrendo, l’economia sta crollando. Dobbiamo fare tutto il necessario affinché si trovi una via d’uscita da questo conflitto a breve e lo spargimento di sangue si fermi».

La carriera di Mordashov: da una famiglia operaia a barone dell’acciaio

Mordasov, 56 anni, è cresciuto in una famiglia operaia nella città di Cherepovets, quasi 500 km a nord di Mosca. Si è laureato in Ingegneria nell’allora Leningrado e ha conseguito successivamente un MBA presso la Northumbria University nel Regno Unito. Ha cominciato la carriera nella stessa acciaieria dove lavoravano i suoi genitori diventandone direttore finanziario nel 1992, poco prima delle privatizzazioni. Nel 1996 è diventato Ceo di quella che sarebbe diventata la Severstal. Nel 2004 ha cominciato a investire in società siderurgiche Usa ricevendo dal governo americano un prestito di 370 milioni di dollari per rinnovare alcuni impianti, prestito revocato nel 2012 a causa delle tensioni crescenti tra Usa e Russia. Nello stesso anno viene eletto presidente della World Steel Association e l’anno prima era stato l’unico partecipante russo a una riunione del gruppo Bilderberg a Sankt Moritz, in Svizzera.

I rapporti tra Mordashov e l’Italia: la parabola delle acciaierie di Piombino

Tra il 2005 e il 2012 Mordashov è stato proprietario delle acciaierie di Piombino dopo l’esperienza Lucchini lasciandole in un mare di debiti (730 milioni). La grande crisi della siderurgia del 2008 infatti cambiò i suoi piani nel nostro Paese. Nel 2010 Mordashov ha ceduto il 51 per cento del gruppo a se stesso attraverso una società creata ad hoc cominciando così la sua exit strategy. Nel 2012 le acciaierie sono state commissariate passando di proprietà, prima algerina poi indiana. Ora pare che il governo italiano sia pronto a rilanciarle. L’ultima volta che Mordashov è passato dalla città toscana è stato lo scorso 17 agosto quando il Nord, il suo mega yacht da circa 500 milioni di euro (quasi quanto il debito lasciato a Piombino) ha attraversato le acque del Canale di Piombino, proprio davanti alle Acciaierie Lucchini che il magnate «ha abbandonato dopo aver riversato 700 milioni di debiti del Gruppo Severstal senza che nessuno gliene abbia mai chiesto conto», è stato lo sfogo di un operaio sui social. A terra «1200 dei suoi ex dipendenti sono da sette anni in cassa integrazione, gli altri 500 lavorano parecchio a singhiozzo e 3000 persone dell’indotto hanno perso il lavoro».

Ora il Nord sta ‘svernando’ nei mari delle Seychelles mentre l’altro yacht del miliardario, sempre registrato alle Cayman, il Lady M, si trova ormeggiato a Imperia dove causa sanzioni potrebbe restare ormeggiato per un bel po’ di tempo.

Tag:Crisi ucraina
Chi è il nuovo fidanzato di Romina Carrisi: Stefano Rastelli, conosciuto a Oggi è un altro giorno
  • Gossip
Romina Carrisi, chi è il fidanzato Stefano Rastelli
Regista della trasmissione di Rai 1 dove la Carrisi è spesso ospite, ha 52 anni ed è padre di due figlie.
Alice Bianco
Giulia Mizzoni, dal giornalismo alla passione per la boxe: chi è il volto di Amazon Prime Video. Ha 37anni ed è stata 3 anni a Dazn
  • Gossip
Giulia Mizzoni, dal giornalismo alla passione per la boxe: chi è il volto di Amazon Prime Video
Il volto dello sport di Prime Video vanta una carriera già lunga, tra Sky Sport, Fox e Dazn. Ama la cucina e gli allenamenti. Ha un figlio di 6 anni, due cani e due gatti.
Redazione
Delitto di Cogne, muore l'ex procuratrice che si occupò della vicenda. La donna si è sempre dichiarata convinta sulla Franzoni.
  • Cronaca
Delitto di Cogne, morta l’ex procuratrice: «Sempre convinta che la Franzoni era colpevole»
Il caso risale a 20 anni fa.
Annarita Faggioni
Dall'attività televisiva a quella giornalistica fino alla scrittura di libri storico-sociali: chi è
  • Attualità
Stefano Cappellini, chi è: vita, carriera e libri del giornalista de La Repubblica
Chi è Stefano Cappellini, giornalista attualmente capo politico de La Repubblica e in passato autore presso Il Riformista e Il Messaggero. 
Debora Faravelli
Giornalista di Telenova per un decennio, dal 2019 Stefano Fumagalli fa parte degli inviati del TG2: vediamo in dettaglio chi è.
  • Attualità
Stefano Fumagalli chi è: l’inviato del TG2 al confine con l’Ucraina
Chi è Stefano Fumagalli, giornalista inviato del TG2: dagli esordi con Telenova fino alla conduzione del TGR e all'approdo al secondo canale.
Debora Faravelli
Guerra in Ucraina, la Russia apre al negoziato: «Alcune proposte di pace potrebbero funzionare». Le parole di Zakharova.
  • Attualità
Guerra in Ucraina, la Russia apre al negoziato: «Alcune proposte di pace potrebbero funzionare»
Lo ha detto la portavoce del ministero degli Esteri Maria Zakharova. A Mosca, in particolare, piace quella cinese.
Redazione
Putin ricorda Berlusconi con un minuto di silenzio: «Ha fatto molto per le relazioni tra Russia e Nato». Il presidente russo lo considera «una personalità di spicco»
  • Attualità
Putin ricorda Berlusconi con un minuto di silenzio: «Ha fatto molto per le relazioni tra Russia e Nato»
Il presidente russo ha fatto alzare tutti in piedi al Forum economico di San Pietroburgo: «Senza alcuna esagerazione, lo considero una personalità di spessore su scala globale».
Redazione
Chi è Valery Zaluzhny, comandante delle Forze armate ucraine con un futuro in politica
  • Attualità
Tú sí que Valery
Il (quasi) 50enne Zaluzhny ha modernizzato le truppe di Kyiv. Ottenendo risultati inaspettati: a Kharkiv, Kherson e con la distruzione dell'incrociatore Moskva. Oggi la sua popolarità in Ucraina è paragonabile solo a quella di Zelensky. E infatti già si dice che potrebbe correre per la presidenza. Il profilo.
Matteo Innocenti
  • Chi Siamo
  • Scrivono per noi
  • Tag
  • Feed
  • Privacy Policy
  • Cookie Policy
Nielsen Digital Measurement Privacy Policy

Tagfin Srl Sede Legale: Via dell'Annunciata, 7 – 20121 Milano

Numero di partita IVA e numero d’iscrizione al Registro Imprese 11673800964 del Registro delle Imprese di Milano.

Registrazione della testata giornalistica Tag43 presso il Tribunale Ordinario di Milano, n. 100 del 23 Aprile 2021