Perché gli studenti stranieri scelgono le università ucraine

Camilla Curcio
04/03/2022

Spinti dalle agevolazioni economiche e dal livello della didattica, sono migliaia i ragazzi che, soprattutto da Africa e India, si trasferiscono negli atenei del Paese. E ora si ritrovano bloccati dalla guerra, come sta accadendo a Sumy.

Perché gli studenti stranieri scelgono le università ucraine

Sono più di 500 gli studenti universitari internazionali bloccati a Sumy, città a 40 chilometri dal confine nord-est dell’Ucraina. Originari dell’Africa, dell’India, del Libano e dell’Europa, si sono ritrovati da un momento all’altro nel bel mezzo della guerra tra Russia e Ucraina, sotto i raid aerei e il fuoco dell’artiglieria pesante.

Che cosa succede agli studenti bloccati a Sumy

Anche solo pensare di spostarsi altrove sembra essere diventato impossibile: treni e autobus hanno smesso di funzionare, i tragitti e i ponti all’esterno del centro urbano sono stati distrutti e le strade della periferia sono diventate teatro di combattimenti. Una volta iniziati gli attacchi, si sono rifugiati in cinque ostelli e, nonostante molti colleghi ucraini si siano allontanati, hanno deciso di assecondare il consiglio dell’ateneo ed evitare di rischiare la vita in un tentativo di fuga che si sarebbe potuto concludere tragicamente e che non hanno neppure potuto anticipare per paura di ritrovarsi estromessi dalla facoltà. Adesso, tuttavia, la situazione è diventata insostenibile e, davanti alla carenza di cibo e acqua, iniziano a temere il peggio.

«Sentiamo esplosioni ogni giorno e ci nascondiamo nei bunker per proteggerci», ha spiegato al Guardian Oluwaseun Adefemi, studente di medicina nigeriano arrivato a gennaio, «Non abbiamo più da mangiare e da bere, l’unica cosa che ci rimane è l’acqua gassata». Turbati e scoraggiati, hanno più volte lamentato di essersi sentiti abbandonati dall’università: «Ci saremmo aspettati un’assistenza più mirata, molte più informazioni su come muoverci», ha sottolineato Adefemi, «E invece si sono limitati a dirci di uscire il meno possibile e fare scorte a sufficienza per i giorni successivi. Se, in quel momento avessimo saputo che ci saremmo ritrovati in una situazione del genere, ci saremmo mossi verso le città vicine per tempo, evitando di rimanere intrappolati qui».

Tra speculazione e razzismo, la situazione degli studenti in Ucraina

Ad aggravare ulteriormente la situazione si sono aggiunti anche i tentativi di speculazione di alcuni conducenti, che hanno offerto ai ragazzi di portarli a Poltava, a 175 chilometri da Sumy, al modico prezzo di 1600 dollari, cifra decisamente fuori portata per le loro finanze. C’è poi la discriminazione che gli studenti africani e asiatici hanno subito al confine, vedendosi negata la possibilità di emigrare e, spesso, costretti con la violenza a cedere il posto su treni e bus. Abusi che, a seguito di una serie di segnalazioni, hanno spinto il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba a istituire un centralino d’emergenza per quanti hanno intenzione di abbandonare l’Ucraina: «Stiamo lavorando giorno e notte per assicurare loro la sicurezza che meritano e velocizzare le pratiche utili agli spostamenti», ha specificato. «La Russia deve fermare quest’ondata di violenza che sta mettendo in ginocchio tutti». Intanto, mentre il governo irlandese consiglia ai suoi cittadini di considerare una partenza solo se sufficientemente sicuri di non rischiare la vita, quello nigeriano studia strategie utili a velocizzare il trasferimento grazie alla collaborazione dell’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni e l’Ufficio delle Nazioni Unite per gli Affari Umanitari, ma i progressi sono scarni.

Cosa spinge gli studenti stranieri ad andare a studiare in Ucraina
Alcuni degli studenti della Sumy State University rivolgono un appello al governo (Twitter)

Cosa spinge gli studenti universitari stranieri a scegliere l’Ucraina

Secondo un report governativo pubblicato nel 2020, l’Ucraina ha accolto 76 mila studenti stranieri. A giudicare dal ranking, la fetta più grossa arriva dall’India (circa 20 mila unità) e dal continente africano, con Nigeria, Marocco ed Egitto in testa. Studiano soprattutto medicina, ingegneria ed economia e, per il Paese di Volodymyr Zelensky, hanno sempre rappresentato un asset di fondamentale importanza. A spingere i neodiplomati a raggiungere l’Ucraina per studiare sono, senza dubbio, le agevolazioni economiche e le tasse accessibili. Risultato di una serie di manovre risalenti all’epoca sovietica, quando furono dirottati ingenti investimenti verso l’educazione universitaria con l’obiettivo di attirare giovani leve dai paesi africani appena diventati indipendenti.

Cosa spinge gli studenti stranieri ad andare a studiare in Ucraina
Studenti indiani in arrivo da Kiev al confine con l’Ungheria (Getty Images)

Oggi, gli atenei si sono trasformati nella porta d’ingresso al mercato del lavoro europeo, contando su corsi di studio che non richiedono spese difficili da gestire, una burocrazia agile nelle procedure di richiesta e ottenimento del visto e la possibilità di beneficiare di una residenza permanente. «I diplomi di laurea ucraini sono riconosciuti ovunque e il percorso formativo è davvero d’alto livello», ha precisato alla Bbc Patrick Esugunum, responsabile di un’organizzazione che si occupa di assistere gli studenti africani espatriati in Ucraina, «Soprattutto gli aspiranti medici fanno di tutto per arrivare qui perché le strutture e i servizi a disposizione sono di alto livello, così come la qualità della vita e della formazione».

Cosa spinge gli studenti stranieri ad andare a studiare in Ucraina
Studenti nigeriani in partenza da Kiev verso Tarpa, in Ungheria (Getty Images)

L’intervento dei governi e i dubbi sul futuro degli studenti

La guerra, ovviamente, ha cambiato tutto e, tra chi è riuscito a scappare e chi, invece, è prigioniero di una terra che non riconosce come casa, la speranza di ritornare alla vita di prima si affievolisce sempre di più. «Abbiamo pregato l’università di lasciarci andare via prima che scoppiasse tutto questo», ha dichiarato Mary, studentessa nigeriana, «Ma, se avessimo perso delle classi, ci avrebbero espulso. Non abbiamo avuto scelta. Abbiamo viaggiato fino a qui per arricchirci, costruirci un bagaglio solido e poi ritornare di nuovo nei nostri Paesi, per metterci a servizio del nostro popolo. E invece, probabilmente, non accadrà nulla di tutto questo. Siamo davvero molto spaventati».

Cosa spinge gli studenti stranieri ad andare a studiare in Ucraina
Studenti nigeriani evacuati dall’Ucraina (Getty Images)

Nonostante gli ostacoli e le difficoltà non siano pochi, i paesi africani stanno facendo di tutto per snellire le procedure di evacuazione, allestendo voli per quanti riescono a valicare il confine e sfruttando le rotte che passano dalla Romania, dall’Ungheria e dalla Polonia. Ma non è tutto. A turbare gli studenti è anche la prospettiva di non riuscire a concludere quello che hanno iniziato e per cui hanno speso non poco denaro. «Sono letteralmente bloccata, non posso andare avanti perché l’università ha tutti i miei documenti», ha raccontato Jessica Orakpo, futuro medico quasi vicina alla laurea, «Non ho tempo per ricominciare dall’inizio, voglio la mia laurea e poi penserò a specializzarmi altrove».