L’Ucraina era già una meta ambita dai cosiddetti “turisti estremi”. Da quando è scoppiata la guerra, lo è diventata ancora di più. Lo ha detto all’Adnkronos Mikhailo Nepran, primo vice presidente della Camera di commercio nazionale: «C’è un crescente interesse verso il nostro Paese in guerra, da parte di visitatori noti e anche comuni cittadini di Paesi esteri. Sperimentare la fuga in un rifugio in seguito ad un allarme antiaereo, come accaduto durante la visita di Angelina Jolie, stuzzica la fantasia di tanti a cui piacciono questi viaggi a rischio».

Ucraina, nel 2014 tanti turisti a Kyiv per partecipare alle proteste di piazza Maidan
Il turismo estremo è una particolare tipologia di turismo caratterizzata da viaggi in luoghi del mondo comunemente considerati pericolosi e, comunque, ad alto rischio. L’Ucraina, come ha sottolineato Nepran, conosce da anni queste forme di vacanza: «Ricordo nel 2014, durante la rivoluzione Maidan, i turisti che soggiornavano in tenda nella piazza, rischiando di trovarsi coinvolti in stragi. Mi dicevano che apprezzavano queste sensazioni acute, particolari».

Ucraina, solo il Covid ha fermato i flussi turistici verso Chernobyl
La meta privilegiata del turismo estremo in Ucraina è la zona della centrale di Chernobyl, teatro della più grande catastrofe nucleare della storia, avvenuta il 26 aprile 1986, quando il Paese era parte dell’Unione Sovietica. I luoghi del disastro, che non saranno abitabili per i prossimi 20 mila anni a causa delle radiazioni, pullulavano di turisti prima del Covid. Erano infatti numerose le agenzie che organizzavano escursioni nella città fantasma di Pripyat, la più vicina alla centrale, oggi situata all’interno della zona di alienazione. Un aumento dell’afflusso turistico si era verificato tra l’altro grazie alla serie tv Chernobyl, prodotta da HBO e uscita nel 2019. «Viaggiare in Ucraina ora è molto difficile. Possiamo dire, pur non avendo dati sui flussi, che questo tipo di turismo è praticamente minimo. Ma sappiamo che sta destando interesse in prospettiva», ha concluso Nepran.