L’Ucraina tra calo del Pil, inflazione e disoccupazione

Stefano Grazioli
17/02/2023

Nel primo anno di guerra il prodotto interno lordo ucraino è calato del 30 per cento. Considerando le varie crisi e il conflitto nel Donbass ora l'economia è ai livelli dei primi Anni 90. Kyiv ha evitato il default solo grazie alla moratoria dei creditori. E ripartire con infrastrutture distrutte e un export bloccato sarà difficile. Il punto.

L’Ucraina tra calo del Pil, inflazione e disoccupazione

L’invasione russa dell’Ucraina ha devastato il Paese che già prima del 24 febbraio del 2022 aveva alle spalle otto anni di guerra, seppur limitata al Donbass. In questi 12 mesi il conflitto ha causato enormi sofferenze umanitarie e portato al collasso l’economia dell’ex repubblica sovietica. Il Pil nel 2022, primo anno di guerra, è diminuito di oltre il 30 per cento, mentre nel 2015 era sceso del 10 per cento. Se si calcola che la crisi finanziaria del 2009 lo fece crollare del 15 per cento e i rimbalzi negli anni successivi sono stati prima molto limitati, poi frenati dall’inizio del conflitto e infine polverizzati dall’invasione, l’Ucraina è tornata economicamente ai livelli dei primi Anni 90, appena dopo il crollo dell’Unione Sovietica e l’indipendenza dalla Russia.

L'Ucraina tra calo del Pil, inflazione e disoccupazione
Persone in attesa di ritirare contante a Kramatorsk lo scorso luglio (Getty Images).

Evitato il default solo grazie alla moratoria dei creditori 

Il quadro attuale è quello di un Paese che sarebbe già andato in default se la scorsa estate i creditori occidentali non si fossero accordati per una moratoria biennale, per cui i conti si faranno nel 2024. Intanto l’Ucraina si regge in piedi grazie agli aiuti dei Paesi e delle istituzioni internazionali. Si calcola che 7 milioni di persone siano sfollate all’estero, altri sei milioni siano profughi interni e i danni alle infrastrutture abbiano totalizzato più di 138 miliardi di dollari. Per la ricostruzione si parla di 750 miliardi di dollari, ma tutto dipenderà dall’andamento del conflitto. Interi settori come quello dell’industria pesante e dell’agricoltura hanno risentito ampiamente del conflitto nelle regioni dell’Est e del Sud; tutti quelli orientati all’export sono stati affossati dal blocco dei porti sul Mar Nero e i benefici dell’accordo sul grano siglato la scorsa estate con la mediazione della Turchia hanno alleggerito solo in parte il quadro complicato.

L'Ucraina tra calo del Pil, inflazione e disoccupazione
Una casa distrutta a Davydiv Brid, nella regione di Kherson (Getty Images).

Inflazione salita a oltre il 30 percento e la disoccupazione oltre il 25

Il governo di Kyiv e la Banca centrale ucraina hanno risposto come potevano alle conseguenze dell’invasione russa, anche se la debolezza strutturale del sistema, imperniato sull’oligarchia, non ha facilitato il compito. Sono state modificate le politiche economiche, introdotte agevolazioni fiscali, avviato un programma di prestiti aziendali sovvenzionati, la Banca centrale ha introdotto un tasso di cambio fisso e controlli sui capitali. Il calo, ufficiale, del 30 per cento nel 2022, è inferiore alle previsioni date nel giugno scorso dalla Banca mondiale (- 45 per cento), poiché l’economia ucraina ha mostrato comunque una forte resilienza. La popolazione ha risentito molto dell’inflazione, oltre il 30 per cento, e la guerra ha fatto aumentare la disoccupazione, oltre il 25 per cento. Le previsioni per il 2023 e il 2024 sono legate a come si svilupperà il conflitto, soprattutto nella seconda metà dell’anno in corso.

L'Ucraina tra calo del Pil, inflazione e disoccupazione
Un soldato russo davanti a una fabbrica distrutta a Mariupol (Getty Images).

Le previsioni vanno da una crescita del Pil dell’1 per cento a un calo del 5

Da questo punto di vista il protrarsi della guerra crea in ogni caso molta incertezza per le previsioni economiche: ottimistiche, nel caso si vada verso una vittoria ucraina, con la progressiva liberazione dei territori occupati come promesso dal presidente Zelensky, oppure pessimistiche nel caso in cui la Russia prosegua l’avanzata o il conflitto si congeli con o senza un accordo e una parte del territorio ucraino rimanga comunque sotto il controllo di Mosca. In una cornice di miglioramento rispetto allo scorso anno le previsioni vedono una crescita economica del Pil oltre l’1 per cento, quella del ministero dell’Economia di Kyiv arriva al 3,2. In uno scenario negativo il trend sarà ancora in discesa, oltre il 5 per cento. Certo è che i prossimi mesi saranno ancora molto duri per gli ucraini e la guerra continuerà a ostacolare lo sviluppo economico nel 2023, in primo luogo la strategia russa dei bombardamenti alle infrastrutture civili ed energetiche, che proseguirà anche dopo la fine dell’inverno.