Di chi sono le responsabilità? Nella notte è stata colpita la diga di Nova Kakhovka, non lontano da Kherson. Completamente distrutta la centrale idroelettrica di Shandors, secondo fonti ucraine irreparabilmente. Mentre sui social network circolano foto satellitari e video dell’esplosione, come al solito Mosca e Kyiv si accusano a vicenda. L’Ucraina ha puntato il dito sui russi, che occupano gran parte della regione, mentre la Russia ha attribuito la responsabilità ai bombardamenti ucraini. Già partita l’evacuazione di circa 16 mila persone che vivevano nella zona critica, dato che diversi villaggi sono stati completamente o parzialmente allagati. Secondo le autorità militari locali, però, l’acqua dovrebbe raggiungere il suo livello massimo intorno alle 12 locali, circa le 11 italiane.
The Nova Kakhovka hydro-electric dam on the Dnipro River in southern Ukraine has been blown pic.twitter.com/a6wjTitTxD
— Saint Javelin (@saintjavelin) June 6, 2023
Oleksander Prokudin, capo dell’amministrazione militare ucraina, ha annunciato sui social inondazioni in otto aree del Dnepr. Si tratta di Tyaginka, Lvovoe, Otradokamenka (distretto di Berislavsky), Ivanovka, Nikolskoye, Tokarevka, Ponyatovka e Belozerka. A queste si aggiunge anche il micro-distretto di Ostrov. Non si escludono tuttavia ulteriori allagamenti in altre zone nelle prossime ore. «Siamo pronti a tutto», ha poi sottolineato Prokudin che ha spiegato le operazioni di evacuazione. Diversi autobus si stanno occupando di portare la gente in difficoltà a Kherson, da cui poi partiranno treni per Kyiv, Odessa e Nikolaev intorno alle ore 12 locali. L’Aiea ha intanto diramato l’allerta per la centrale nucleare di Zaporizhzhia, sottolineando che «gli esperti stanno monitorando con attenzione la situazione» anche se non c’è un pericolo imminente. La diga di Nova Kakovka assicurava infatti la fornitura idrica al sistema di raffreddamento della centrale, essenziale per il corretto funzionamento.

Da Michel a Zelensky, le reazioni all’esplosione della diga
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha convocato immediatamente il consiglio per la sicurezza e la difesa nazionale, attribuendo la colpa ai russi. «La distruzione della diga conferma per il mondo intero che è necessario scacciarli da ogni angolo del territorio ucraino», ha scritto su Twitter. «Non bisogna lasciare loro un solo metro». In parallelo, il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba ha parlato di quello che risulta «il più grande disastro tecnologico europeo degli ultimi decenni». Ha definito il gesto un chiaro «crimine di guerra che mette a rischio migliaia di civili». Pochi minuti dopo gli ha fatto eco sul social il presidente del Consiglio europeo Charles Michel, che si è detto «sconvolto dell’attacco».
Russian terrorists. The destruction of the Kakhovka hydroelectric power plant dam only confirms for the whole world that they must be expelled from every corner of Ukrainian land. Not a single meter should be left to them, because they use every meter for terror. It’s only… pic.twitter.com/ErBog1gRhH
— Володимир Зеленський (@ZelenskyyUa) June 6, 2023