Ucraina, Berlusconi: «Putin voleva sostituire Zelensky con persone perbene»

Debora Faravelli
23/09/2022

Secondo il leader azzurro, il capo del Cremlino è stato spinto dalla sua popolazione ad avviare l'invasione dell'Ucraina. Immediate le polemiche.

Ucraina, Berlusconi: «Putin voleva sostituire Zelensky con persone perbene»

Stanno facendo discutere le dichiarazioni che il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi ha rilasciato sull’invasione russa dell’Ucraina. Nel corso della puntata di Porta e Porta andata in onda giovedì 22 settembre 2022, ha sostenuto che Putin, con la sua operazione militare speciale lanciata a febbraio, voleva soltanto «sostituire il governo di Zelensky con uno di persone perbene».

Berlusconi su Putin e la guerra in Ucraina

Dopo che Bruno Vespa gli ha chiesto se riconoscesse nel suo vecchio amico «un uomo che ha deciso di richiamare i riservisti», l’ex premier ha fornito una propria ricostruzione delle settimane precedenti allo scoppio della guerra: «Putin è caduto in una situazione difficile e drammatica. Le due repubbliche filorusse del Donbass, sono andate a Mosca dicendo “Zelensky ha aumentato gli attacchi delle sue forze contro di noi ed i nostri confini, siamo arrivati a 16 mila morti, difendici perché se non lo fai tu non sappiamo dove potremo arrivare”». Quindi, ha proseguito Berlusconi, il capo del Cremlino è stato spinto dalla popolazione russa, dal suo partito e dai suoi ministri ad inventarsi questa operazione speciale.

E ancora: «Le truppe russe dovevano entrare, in una settimana raggiungere Kiev, sostituire con un governo di persone perbene il governo di Zelensky ed in una settimana tornare indietro. Invece hanno trovato una resistenza imprevista che poi è stata foraggiata con armi di tutti i tipi dall’Occidente».

Dopo aver comunque ribadito l’appoggio del suo partito all’invio di aiuti militari a Kiev e al sostegno all’Ucraina di ogni tipo («per nessuna ragione possiamo rompere la nostra partecipazione all’Europa, alla Nato, all’Occidente, agli Stati Uniti»), ha aggiunto che secondo lui le truppe russe avrebbero dovuto fermarsi intorno a Kiev invece di espandersi in giro per l’Ucraina. Infine la conclusione: «La guerra dura da più di 200 giorni, la situazione è diventata molto difficile, io mi sento male quando sento parlare dei morti perché ho sempre ritenuto la guerra la follie delle follie».

Le reazioni

Non si sono fatte attendere le reazioni degli altri leader politici alle precedenti dichiarazioni. Enrico Letta si è così espresso sui propri canali social: «Per Berlusconi, Putin voleva sostituire il governo di Zelensky con un governo di persone per bene. Non ci sono parole per commentare, ma c’è il voto. Domenica 25 settembre, scegli». Dello stesso tenore il commento di Carlo Calenda: «Berlusconi in una via di mezzo tra portavoce di Putin e consigliere militare (doveva tenere le truppe vicino a Kiev). Veramente tragico».