Emergono nuovi orrori dall’Ucraina. Gulagu.net, un’organizzazione e un sito web russo contro la corruzione e la tortura fondato nel 2011 dall’attivista per i diritti umani Vladimir Osechkin, ha pubblicato la testimonianza choc di due mercenari della Wagner, gli ex detenuti Azamat Uldarov e Aleksey Savichev, che hanno ricoperto ruoli di comando e sono stati graziati con decreto presidenziale. Savichev, che avrebbe passato in prigione 30 anni prima di essere arruolato, ha raccontato di aver visto fucilare sotto i suoi occhi circa 70 ex detenuti che si erano rifiutati di obbedire agli ordini.
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Così i due mercenari raccontano di aver freddato adolescenti, bambini e civili disarmati
Non solo. Lo scorso gennaio, mentre combatteva a Bakhmut, su ordine dei superiori avrebbe lanciato 30 granate F-1 in una fossa comune con all’interno una sessantina di corpi, tra morti e feriti, dando fuoco ai resti dopo averli cosparsi di benzina. Lo stesso wagnerita ha anche parlato nel dettaglio e davanti alla telecamera dell’uccisione di 10 adolescenti e di 20 civili disarmati, e di aver «ripulito un condominio» uccidendo chiunque vi abitasse. Anche Uldarov ha ammesso di aver ucciso bambini a Soledar e Bakhmut. «Hanno dato l’ordine di ripulire e distruggere tutto e tutti», ha spiegato: «uomini, donne, anziani e bambini». A Soledar ha raccontato di aver freddato una bambina di cinque o sei anni.

Secondo i due paramilitari Prigozhin starebbe seguendo gli ordini di Putin alla lettera
Entrambi i mercenari hanno confermato le numerose perdite subite dalla Wagner e di come i parenti dei caduti ricevano bare di zinco vuote per la sepoltura, anche nella regione di Rostov. Sia Uldarov sia Savichev hanno ribadito che i vertici della compagnia minacciano di «azzerare», cioè uccidere, chiunque parli con la stampa e divulghi informazioni sensibili sulle attività al fronte. I due poi si sono detti sicuri che il fondatore della Wagner, Evgeny Prigozhin, stia seguendo alla lettera gli ordini di Putin con la garanzia che in Russia nessuno indagherà mai sui crimini di guerra.

La smentita di Prigozhin: «Nessuno spara ai civili o ai bambini, siamo andati in Ucraina per salvarli dal regime»
«Si tratta di una nazione di non umani e di assassini, spazzatura biologica di questo mondo», ha commentato dopo aver visto il video di Gulagu.net, il capo dell’ufficio presidenziale ucraino Andriy Yermak. E ancora: «Una confessione non basta. Ci deve essere una punizione. Dura e giuste. Ed è quello che accadrà». Dal canto suo Prigozhin ha smentito le testimonianze: «Nessuno spara mai ai civili o ai bambini», ha assicurato il cuoco di Putin. «Siamo andati in Ucraina per salvarli dal regime in cui vivevano».