L’assistenza militare all’Ucraina da parte dei Paesi occidentali potrebbe potenzialmente portare a un «confronto militare diretto» tra Russia e Stati Uniti. Lo ha affermato a Newsweek l’ambasciatore russo a Washington, Anatoly Antonov. «Qualsiasi fornitura di armi e equipaggiamento militare dall’Occidente, effettuata da convogli attraverso il territorio ucraino, è un obiettivo militare legittimo per le nostre forze armate», ha aggiunto Antonov parlando del conflitto in Ucraina.

Guerra in Ucraina, le parole di Antonov
Questo il passaggio più importante dell’intervista concessa a Newsweek: «Gli Stati occidentali sono coinvolti direttamente, dal momento che continuano a pompare l’Ucraina con armi e munizioni, alimentando così ulteriori spargimenti di sangue. Avvertiamo che queste azioni sono pericolose e provocatorie, perché sono dirette contro il nostro Paese. Possono portare Stati Uniti e Federazione Russa sulla via del confronto militare diretto». Nel quinto pacchetto di sanzioni contro la Russia, la Nato ha annunciato che fornirà nuovi armi all’Ucraina, che sta opponendo una stoica resistenza contro la potenza russa. Sempre parlando di «operazione militare speciale», l’ambasciatore Antonov ha poi sottolineato che «gli attacchi sono solo contro obiettivi militari ed esclusivamente con armi ad alta precisione», respingendo «le accuse di attacchi contro i civili». Antonov ha poi aggiunto che «l’occupazione dell’Ucraina non è l’obiettivo dell’operazione speciale».

Guerra in Ucraina, le dichiarazioni di Peskov
E a proposito di obiettivi militari, il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha dichiarato che «l’operazione speciale potrebbe concludersi nei tempi previsti, poiché gli obiettivi sono stati raggiunti». Il lavoro, ha detto Peskov, «è stato svolto sia dall’esercito russo che dai negoziatori di Mosca, che sono in fase di trattativa con le controparti ucraine». In Ucraina l’esercito della Federazione Russia sta incontrando una serie di difficoltà e, dopo aver abbandonato l’idea di prendere la capitale Kiev, sta concentrando l’offensiva nel Donbass: ieri alla stazione ferroviaria di Kramatorsk decine di civili in attesa di evacuazione sono morti per l’esplosione di un missile.