La boa “Wall-E” salva gli uccelli marini
Il dispositivo è stato testato per la prima volta nella baia di Küdema, in Estonia.
Un’insolita versione galleggiante del tradizionale spaventapasseri potrebbe ridurre il numero di uccelli marini catturati dalle reti da pesca. Il dispositivo, noto come Leb (looming-eyes buoy, ossia “boa a occhi profondi”), e che ricorda il Wall-E della Pixar, è stato testato nella baia di Küdema, in Estonia, su anatre dalla coda lunga. Come spiega The Guardian, utilizza come deterrenti naturali punti luminosi e movimenti, impedendo agli uccelli marini di immergersi nelle reti verticali. I risultati dell’esperimento, pubblicati sulla rivista Royal Society Open Science, dimostrano che il dispositivo riesce a ridurre di un quarto il numero di uccelli imprigionati dalle reti, entro un raggio di 50 metri dalla boa. Gli uccelli, comunque, sono tornati nell’area anche dopo che la boa era stata rimossa, suggerendo che non erano stati scoraggiati in modo permanente. Si spera che il dispositivo, ancora in fase di prototipo, venga testato nella pesca su piccola scala e aiuti a salvare migliaia di uccelli marini. La cattura multipla, ovvero la cattura di organismi marini non presi di mira dai pescatori, rimane una delle maggiori minacce per la fauna oceanica. A livello globale, almeno 400 mila uccelli muoiono ogni anno impigliati nelle reti da pesca verticali.