Ci risiamo. Un altro afroamericano ammazzato dalla polizia, un altro caso che rischia di accendere violente proteste negli Stati Uniti, tanto che il presidente Joe Biden ha chiesto cautela alle manifestazioni che inevitabilmente inizieranno nelle strade americane. Il dipartimento di polizia di Memphis ha rilasciato, nella giornata di venerdì 27 gennaio, il video dell’uccisione, brutale e terrificante.
[Full video] City of Memphis releases video clips that show police beating Tyre Nichols, a former Sacramento resident.
The five officers charged with Nichols’ beating and death have been released from jail on bail. https://t.co/IYqEK2nYpD #TyreNichols #TyreNicholsVideo pic.twitter.com/Log485e3ap
— Matthew Keys (@MatthewKeysLive) January 28, 2023
Dopo il precedente più celebre del 2020, quello di George Floyd soffocato dal ginocchio di un poliziotto sul collo, e a pochi giorni da un altro episodio scioccante, cioè l’uccisione a colpi di teaser di Keenan Anderson, insegnante di 31 anni e cugino del co-fondatore del Black lives matter Patrisse Cullors, ora l’America si ritrova a fare i conti con la storia di Tyre Nichols, 29enne. Questa volta però il movimento anti-razzista che si batte affinché letteralmente pure «le vite dei neri contino» potrebbe subire un piccolo cortocircuito, visto che pure tutti gli agenti coinvolti sono afroamericani, tra i 24 e i 32 anni.

L’autopsia: estesa emorragia causata da un violento pestaggio
Il ragazzo è morto il 10 gennaio, qualche giorno dopo l’incontro ravvicinato avuto con gli agenti di polizia di Memphis, nel Tennessee, durante un controllo mentre era alla guida della sua auto. Secondo i familiari della vittima e i loro avvocati, un’autopsia indipendente ha rivelato come Tyre abbia «sofferto di un’estesa emorragia causata da un violento pestaggio». Le immagini riprese dalla body cam dei poliziotti spazzeranno via parecchi dubbi.
La polizia lo ha fermato per presunta guida spericolata
Per adesso si sa che Nichols faceva il secondo turno alla FedEx, la compagnia di spedizioni di pacchi. Sarebbe tornato a casa di sua madre verso le 19, come ogni sera per la cena. Ma il 7 gennaio non ci è mai arrivato perché la polizia lo ha fermato per presunta guida spericolata. Secondo la versione delle autorità, si sarebbe verificato uno scontro quando gli agenti si sono avvicinati al veicolo, prima che il ragazzo scappasse. Poco dopo, quando è stato arrestato, un’altra colluttazione. Tyre ne è uscito «sanguinante, gonfio e privo di sensi» fino al decesso, tre giorni dopo.

Cosa mostra il video? Spray al peperoncino, teaser e botte
I membri della famiglia di Nichols hanno già visto una registrazione di ciò che è accaduto e parlano di un pestaggio di tre minuti. Antonio Romanucci, uno degli avvocati dei parenti della vittima, ha detto che la polizia ha spruzzato contro Nichols lo spray al peperoncino, gli ha puntato contro un teaser, cioè la pistola stordente, e poi lo ha trattenuto. «È stato qualcosa di disumano e selvaggio», ha commentato. Durante il filmato si sente Nichols «chiamare ripetutamente sua madre» mentre viene pestato, visto che l’episodio è avvenuto a un centinaio di metri della casa della donna.
Chi sono gli agenti coinvolti? Cinque afroamericani, tutti licenziati
Come detto, anche gli agenti coinvolti sono afroamericani. Si tratta di Tadarrius Bean, Demetrius Haley, Emmitt Martin III, Desmond Mills Jr e Justin Smith: tutti licenziati in tronco per quello che è successo. Dopo un’indagine, le autorità hanno spiegato che hanno violato «molteplici politiche del dipartimento, compreso l’uso eccessivo della forza, il dovere di intervenire e il dovere di prestare aiuto». Altri funzionari sono attualmente indagati per potenziali violazioni delle norme. Anche due membri dei vigili del fuoco di Memphis coinvolti nelle cure iniziali di Nichols sono stati «sollevati dall’incarico», mentre è in corso un’indagine interna.
La capa della polizia: «Questo è un fallimento dell’umanità»
La capa della polizia di Memphis, CJ Davis, non ha minimizzato l’incidente mortale, definendolo «odioso, sconsiderato e disumano». In una dichiarazione video pubblicata su YouTube, ha detto: «Oltre a essere a capo della polizia, sono una cittadina di questa comunità. Sono una madre, sono un essere umano premuroso che vuole il meglio per tutti noi; questo non è solo un fallimento professionale, questo è un fallimento dell’umanità nei confronti di un altro individuo. E quando il video verrà rilasciato, lo vedrete anche voi».