Elon Musk ci ha ripensato, almeno in parte. Dopo le proteste di celebrità di tutto il mondo, Twitter ha ripristinato la spunta blu gratuita. Ma solo per gli account di alcuni personaggi super-vip, tra cui lo scrittore Stephen King, il campione Nba LeBron James e l’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump, da poco tornato sulla piattaforma. Ma anche l’attore William Shatner, noto per aver recitato nella serie televisiva Star Trek.
My Twitter account says I’ve subscribed to Twitter Blue. I haven’t.
My Twitter account says I’ve given a phone number. I haven’t.— Stephen King (@StephenKing) April 20, 2023
In pochissimi hanno deciso di pagare per la spunta blu
La spunta blu, a lungo gratuita, è diventata da pochi giorni a pagamento, nell’ambito di una strategia di Musk per generare nuove entrate. Per arricchire il proprio profilo con il segno che garantisce autenticità e fama, da giovedì occorre versare (come minimo) a Twitter 8 dollari al mese. Solo una minima parte degli utenti in precedenza contrassegnati ha deciso di versare la somma: meno del 5 per cento dei 407 mila profili interessati, secondo alcune stime del settore.
Mi hai tolto la spunta !
Che tu sia maledetto Elon…
Mi ha spuntato la minchia.Sappilo!— Rosario Fiorello🖕🤘🤌 (@Fiorello) April 21, 2023
Il dietrofront di Musk: chi ha riavuto il contrassegno
E così, ecco la marcia indietro da parte di Musk, il quale senza alcuna spiegazione – ma solo con un tweet – ha annunciato che avrebbe pagato di tasca propria per alcuni account, che avrebbero riguadagnato autonomamente la spunta. Sui criteri di selezione non è arrivata alcuna indicazione specifica.

Secondo alcuni siti specializzati la spunta blu gratuita sarebbe riservata adesso agli account con almeno un milione di follower. Più probabile, però, che la conditio sine qua non per la spunta blu “omaggio” sia rientrare nelle grazie di Musk. Intanto Papa Francesco, che ha perso la spunta blu, ora ha quella grigia riservata alle istituzioni.

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