Elon Musk ha annunciato che si dimetterà da Ceo di Twitter appena troverà «qualcuno abbastanza folle da accettare il posto». La decisione segue il sondaggio che il miliardario aveva lanciato tra i suoi follower, ai quali aveva chiesto se si sarebbe dovuto dimettere dalla guida della piattaforma: il 57,5 per cento di 17 milioni e mezzo di partecipanti al sondaggio aveva votato per le dimissioni.
I will resign as CEO as soon as I find someone foolish enough to take the job! After that, I will just run the software & servers teams.
— Elon Musk (@elonmusk) December 21, 2022
I dubbi sulla bontà del sondaggio
Ormai Musk sta abituando gli utenti di Twitter ai sondaggi: in base a risultati di pool precedenti, ha infatti “riabilitato” prima Donald Trump e poi i giornalisti che avevano tracciato il suo jet privato. Il miliardario, diventato proprietario unico della piattaforma il 27 ottobre, aveva detto che avrebbe rispettato i risultati del sondaggio, ma poi in una serie di tweet il magnate ha avanzato qualche dubbio sulla bontà dell’esito, a causa del sospetto che il voto possa essere stato truccato da bot.

Una decisione preannunciata
I media statunitensi ricordano come il patron di Tesla e SpaceX avesse già precedentemente affermato che la sua posizione da amministratore delegato sarebbe stata temporanea: «Mi aspetto di ridurre il mio tempo su Twitter e trovare qualcun altro che gestisca Twitter nel tempo», aveva dichiarato a novembre. Dopo il passo indietro dal ruolo di amministratore delegato, Musk dovrebbe guidare i team sui software e server.

Twitter, un periodo complicato
La mossa di Musk potrebbe essere legata alla rabbia degli azionisti di Tesla, la compagnia di auto elettriche di cui è proprietario, che da quando il miliardario ha acquisito Twitter ha visto le azioni crollare di valore. Spaventati dalla deriva di ultradestra che Musk ha imposto alla piattaforma e dalla gestione confusa della moderazione del social network, che sta cambiando continuamente, anche gli azionisti della piattaforma sono preoccupati dai conti e dalla fuga di inserzionisti e utenti.