L’uccellino perde i Fleet

Redazione
15/07/2021

Dal 3 agosto Twitter eliminerà i post temporanei simili alle storie di Instagram sostituendoli con chat room audio. Agli utenti non piacciono. Gli altri passi falsi del social.

L’uccellino perde i Fleet

Twitter dice addio ai Fleet. Il 3 agosto 2021 i post temporanei simili alle storie di Instagram verranno rimossi dal social e sostituiti dalle chat room audio di Spaces. Il motivo? Gli utenti li utilizzano pochissimo o li ignorano. Lanciati poco meno di un anno fa, a novembre 2020, i Fleet replicavano esattamente l’idea del format originale ideato da Snapchat nel 2012 e, successivamente, riprodotto da tutte le altre piattaforme, tra cui Instagram (che lo ha portato al successo) e Whatsapp. Le pubblicazioni, della durata di 24 ore, consentivano agli user di condividere messaggi, foto, video e GIF in tempo reale, nel tentativo di ampliare la conversazione oltre i 280 caratteri consentiti o di renderla virale e interattiva. Più che ai fruitori storici, ormai fidelizzati e affezionati ai linguaggi e alle regole del social, la novità puntava a conquistare i giovani, sicuramente più inclini a utilizzare forme di condivisione immediata ed estemporanea. Un ottimo proposito rivelatosi, tuttavia, fallimentare. «Speravamo che la funzione aiutasse le persone a prendere confidenza e a partecipare più attivamente ai dibattiti», ha spiegato Ilya Brown, vicepresidente del settore marketing, in un comunicato stampa. «In realtà, non è stato così. Da quando abbiamo lanciato il tool, gli utenti non lo hanno adoperato tanto quanto speravamo».

Il punto di forza di Twitter e le differenze con gli altri social

L’insuccesso dell’idea dimostra chiaramente come ciascun social sia un mondo a sé, con funzionalità ad hoc che non possono adattarsi a qualsiasi tipo di pubblico. Quel che conquista il popolo di Facebook può non convincere quello di TikTok o di Instagram. «Il valore di Twitter non è dato dal volume del suo engagement, di gran lunga più basso rispetto a quello rilevato su Facebook o su Instagram, ma dal suo ruolo nell’ecosistema digitale», ha sottolineato David Álvarez, esperto di social media, in un’intervista a El País. «Solo su questo social si può parlare in un certo modo di politica, di media e di notizie di attualità. Questo è il suo punto di forza».

I fallimenti di Twitter, Periscope e non solo

Ma quello dei Fleet non è il primo fallimento di Twitter. A dicembre 2020, il social ha eliminato l’obbligo di citare il tweet quando si vuole ritwittare un articolo di giornale. Nel tentativo di arginare la diffusione di fake news, era necessario aggiungere un commento al post citato come prova del fatto che l’account lo avesse letto e ne avesse verificato la validità. In caso contrario, non era possibile condividerlo sul proprio profilo. Una misura forse eccessivamente drastica che aveva innescato un importante calo delle ricondivisioni a cui il board ha tentato di trovare una soluzione rendendo l’opzione facoltativa. Ma non è finita qui. Lo scorso marzo, la compagnia ha annunciato anche la chiusura di Periscope, un’applicazione nata per fare dirette e live streaming. Dopo i primi anni di boom, era finita nel dimenticatoio, diventando un peso economicamente difficile da gestire.

Le novità in arrivo sul social

Tra un inciampo e un altro, però, c’è stato spazio anche per qualche idea riuscita. Il 2021 è stato un anno ricco di esperimenti e innovazione. Negli ultimi mesi, Twitter ha lanciato Spaces, spazio di conversazione live molto simile a Clubhouse, ha comprato Revue, un servizio che consente agli utenti di scrivere e inviare newsletter e sta lavorando a una serie di nuovi progetti, tra cui Birdwatch, presentato come uno strumento per contrastare la disinformazione, e Twitter Blue, versione a pagamento del social ricca di funzioni esclusive.