Twitter, gli azionisti lanciano una causa contro Elon Musk
Avrebbe comunicato tardivamente l'acquisto di oltre il 9 per cento delle quote, risparmiando così 143 milioni di dollari.
Gli azionisti di Twitter hanno lanciato un’azione legale collettiva contro Elon Musk per l’acquisto del 9,2 per cento delle quote del social network. L’operazione che ha reso il fondatore di Tesla e SpaceX il maggiore azionista della società, provocando un balzo di oltre il 27 per cento delle prezzo delle azioni di Twitter. Tuttavia, lamenta un gruppo di investitori, Musk ha comunicato tardivamente il suo acquisto e questo gli ha permesso di risparmiare circa 143 milioni di dollari: i documenti legali depositati a New York affermano che Musk avrebbe dovuto avvisare la Securities and Exchange Commission entro dieci giorni, ovvero il 24 marzo, dal superamento della quota del 5 per cento di Twitter.

Musk invece non ha segnalato nulla alla Sec fino al 4 aprile. E di conseguenza, osservano gli investitori, è stato in grado di continuare ad acquistare azioni Twitter a “prezzo normale” fino all’annuncio. Dall’imprenditore sudafricano non è arrivato finora nessun commento.
Elon Musk, la rinuncia al cda di Twitter
Dopo una settimana di tweet con anticipazioni e meme (alcuni poi rimossi), riguardanti i futuri cda e la possibilità di introduzione di nuove funzionalità (come la modifica dei tweet dopo la pubblicazione), Elon Musk aveva rinunciato all’ingresso nel consiglio di amministrazione nella società: la decisione da parte del nuovo principale azionista era stata comunicata dal Ceo della società, Parag Agrawal.

Elon Musk può continuare la scalata a Twitter
Musk è arrivato a possedere il 9,2 per cento delle azioni di Twitter, diventandone il principale azionista. La rinuncia all’ingresso nel cda era vincolato a una serie di accordi, che impediva a Musk di raccogliere più del 14,9 per cento delle azioni: in questo modo l’istrionico imprenditore, nonché uomo più ricco al mondo, potrà continuare la scalata, superando il limite prefissato in caso di ingresso nel consiglio d’amministrazione.