Tutti i soldi del mondo: trama, attori e curiosità sul film di Ridley Scott in onda stasera 8 giugno su Iris
Stasera 8 giugno su Iris va in onda il film Tutti i soldi del mondo di Ridley Scott basato sulla vera storia di John Paul Getty III. Dieci curiosità su cast e attori.
Stasera 8 giugno alle 21.10 su Rai Movie, va in onda il thriller Tutti i soldi del mondo. Diretto e co-prodotto da Ridley Scott, la pellicola racconta la storia del sequestro di John Paul Getty III, allora nipote dell’uomo più ricco del mondo, avvenuto a Roma nel 1973. Tanto facoltoso quanto avaro, quando i rapitori gli chiedono un riscatto, si rifiuta categoricamente di pagare. Sarà la madre del ragazzo a dover trovare un modo per restituire la libertà al figlio e salvarlo dalla morte. Dal cast alle nomination, passando per l’affaire Kevin Spacey, ecco le 10 curiosità sul film.
Dieci curiosità sul film Tutti i soldi del mondo in onda stasera su Rai Movie
1. Tutti i soldi del mondo: il film è basato su una storia vera
Tutti i soldi del mondo è basato sulla vera storia del rapimento di John Paul Getty III, raccontata nel libro Painfully Rich: The Outrageous Fortune and Misfortunes of the Heirs of J. Paul Getty, un saggio incentrato sulle disavventure di diversi membri della famiglia, scritto da John Pearson e pubblicato nel 1995. Secondo quanto si legge nel libro, il giovane Getty era tutto tranne che un bravo ragazzo: trasferitosi a Roma con la famiglia e affidato alla madre, titolare di una boutique a Piazza di Spagna, andava male a scuola, consumava stupefacenti, amava bighellonare per la città senza meta. Quel 10 agosto 1973 si trovava in compagnia dei coniugi Jagger e di Andy Warhol quando, ubriaco, fu avvicinato da un’auto e costretto a salire. Si trattava di criminali affiliati alla ‘ndrangheta che, dopo un lungo viaggio bendato, lo trascinarono in un paesino vicino Catanzaro. Il loro obiettivo era quello di spillare più soldi possibile alla famiglia: chiesero un riscatto di 17 milioni di dollari. Una richiesta che incontrò il no categorico del nonno, tanto facoltoso quanto tremendamente avido. Inizialmente scambiato per una burla del ragazzo, il sequestro durò 5 lunghi mesi, fino al 17 dicembre 1973 e al pagamento di una cifra di gran lunga inferiore rispetto a quella pretesa, pari a circa 1 milione di dollari.
2. Tutti i soldi del mondo: la bufera su Spacey e la sostituzione con Plummer
Prima della distribuzione nel 2017, il film non ha avuto vita facile. Le accuse di molestie sessuali a carico di Kevin Spacey (che, originariamente, interpretava il ruolo di John Paul Getty) hanno portato il regista a tagliare le scene in cui era coinvolto e a girarle nuovamente con un attore diverso. A sostituire Spacey, a poco meno di un mese dall’uscita nelle sale, è stato chiamato Christopher Plummer. Il reshoot è costato un aumento del budget pari a 10 milioni di dollari.
3. Tutti i soldi del mondo: un cast di stelle tra cui l’italiano Nicolas Vaporidis
Accanto a Christopher Plummer nel ruolo del capofamiglia, spiccano la pluripremiata attrice Michelle Williams (nel ruolo di Gail Harris, cognata di Getty e madre dell’ostaggio) e Charlie Plummer (che veste i panni del giovane John Paul Getty III). Numerosi anche gli attori italiani, tra cui Nicolas Vaporidis (Il Tamia ‘Chipmunk’), Maurizio Lombardi (Il Dottore) e Andrea Piedimonte (Corvo).
4. Tutti i soldi del mondo: le riprese tra Roma e la campagna inglese
Iniziate nel maggio del 2017, le riprese si sono divise tra l’Italia e l’Inghilterra. Le scene più importanti sono state girate a Roma: in piazza Navona è stato allestito un enorme set che ricreava la piazza degli Anni 70, proprio lì dove Getty III fu rapito. Il Suffolk, invece, è stato prevalentemente utilizzato come location di alcuni flashback ambientati in Marocco.
5. Tutti i soldi del mondo: l’infinita postproduzione
Impossibilitato a girare nuovamente nelle stesse location per ragioni di tempo e denaro, Scott ha dovuto ricreare diverse scene con il solo Plummer davanti a un green screen, per poi inserirlo digitalmente al posto di Spacey. Una situazione che, nel 2000, si era verificata con Il gladiatore, quando Oliver Reed morì a riprese non ultimate, costringendo la produzione a usare la computer grafica per i ciak rimanenti. L’unica scena a essere rimasta uguale perché complicata da modificare digitalmente è un campo lungo in cui Spacey è difficile da riconoscere: quella è l’unica inquadratura rimasta dell’attore nell’intero film.
6. Tutti i soldi del mondo: la critica e i riconoscimenti
Nonostante le controversie in cui si è trovato invischiato e le peripezie per chiuderlo e farlo arrivare nei cinema, Tutti i soldi del mondo è stato particolarmente apprezzato da pubblico e critica. Il film ha ricevuto tre nomination ai Golden Globe per Miglior Regia, Miglior attrice in un film drammatico a Michelle Williams e Miglior attore non protagonista a Christopher Plummer. Su Rotten Tomatoes ha ottenuto un 78 per cento di recensioni positive.
7. Tutti i soldi del mondo: il triste destino di John Paul Getty III
La vita del giovane Getty non fu propriamente felice. Il primo rifiuto del nonno di pagare il riscatto gli costò un orecchio, mentre la somma saldata per la sua libertà, arrivata dopo preghiere e implorazioni, fu semplicemente un prestito che dovette ripagargli con il 4 per cento di interessi annuo. Una volta ritornato alla routine, la ferita provocata da quell’episodio traumatico non si rimarginò mai: iniziò ad abusare di stupefacenti e, a 24 anni, ebbe un’overdose. Morì giovane, a 54 anni, ormai completamente cieco e paralizzato a causa di un ictus che lo colpì proprio per i suoi problemi con le droghe.
8. Tutti i soldi del mondo: la citazione di Fellini
Per la sequenza di apertura, Scott ha rielaborato una parte de La Dolce Vita di Federico Fellini.
9. Tutti i soldi del mondo: gli errori cronologici
Nel dettaglio dei costumi, è presente un errore temporale sulle divise dei carabinieri: nel film, infatti, indossano quelle estive di colore nero, adottate solo dal 1987 in poi. Prima di questa data, le divise erano tutte di color cachi. Altra castroneria temporale: in una scena, il furgone su cui viene caricata la vittima attraversa il casello autostradale senza fermarsi, quasi come avesse il Telepass. Ovviamente, si tratta di una coincidenza impossibile: il dispositivo è stato introdotto almeno 20 anni dopo.
10. Tutti i soldi del mondo: un omaggio all’arte
Nel film viene offerto in vendita a Jean Paul Getty un dipinto del valore di un milione di dollari. Si tratta, in realtà, della Madonna col bambino disteso di Albrecht Dürer.