Turismo in Italia, boom di disdette a Pasqua
L'allarme di Assoturismo Confesercenti: «Non ci sono gli stranieri. Saranno festività in tono minore». Nel primo trimestre 16 milioni di presenze in meno.
Secondo il presidente di Assoturismo Confesercenti, Vittorio Messina, la Pasqua che ci attende sarà, almeno dal punto di vista del turismo, una festività «in tono molto minore». Ospite di Rtl 102.5, Messina ha detto: «Stiamo assistendo a delle mancate prenotazioni sul turismo di prossimità e a delle disdette».
Turismo in Italia, tante le disdette arrivate
«Le prenotazioni che avevamo registrato soprattutto nel mese di febbraio sono quasi tutte disdette. Non c’è il turismo straniero. Il turismo di prossimità quello di Italia su Italia è un tipo di turismo che prenota oggi per domani». Ricapitolando, tanti stranieri che avevano prenotato un soggiorno in Italia hanno disdetto, mentre gli italiani che stanno pensando di spostarsi per una gita di una giornata o al massimo con una notte fuori, ancora non hanno prenotato.

Turismo in Italia, 16 milioni di presenze in meno nel primo trimestre 2022
«Abbiamo appena diffuso i dati del primo trimestre. Notiamo una piccola ripartenza, se così si può definire, ma abbiamo 16 milioni di presenze in meno. Parliamo di pernottamenti. Di questi, ben dieci milioni sono rappresentati da turisti stranieri», ha spiegato il presidente di Assoturismo Confesercenti. «Dopo venticinque mesi di pandemia con la crisi dell’Ucraina noi spostiamo avanti ancora una volta l’asticella della ripartenza, che ci sarà, che sarà lenta e dolorosa. È sempre più difficile fare turismo in Italia».
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Turismo in Italia, tra caro energia e assenza dei russi
Negli ultimi due anni, ha detto Messina, il turismo in Italia è stato soprattutto quello di prossimità, ma adesso anche questo è in pericolo: «A fare la differenza sarà il caro energia. Stanno drenando tante risorse dall’economia delle famiglie, per cui la prima cosa che si taglia è la vacanza. Oggi è un periodo di incertezza, parlare della programmazione soprattutto della vacanza è difficile. Immedesimiamoci nelle famiglie, il peso è davvero gravoso». Messina ha poi accennato alle conseguenze della guerra in Ucraina: «Il turismo russo, che è un turismo che rappresenta circa sei milioni di pernottamento l’anno, verrà a mancare. Mancherà anche quello americano, anche quello dell’Asia orientale: è una situazione davvero complessa».