Il turismo internazionale sta ripartendo. A luglio, infatti, grazie alle vaccinazioni e alla riduzione delle restrizioni anti-Covid, si sono registrati i primi dati positivi dopo un anno e mezzo drammatico. Ma, ovviamente, siamo ancora molto lontani dai livelli pre-pandemia. Lo ha affermato oggi l’Organizzazione mondiale del turismo (Unwto).
Il turismo riparte: meglio di aprile 2020
A luglio sono stati registrati 54 milioni di turisti in tutto il mondo, la cifra più alta registrata da aprile 2020, all’inizio della crisi sanitaria, secondo l’agenzia delle Nazioni Unite con sede a Madrid. Vale a dire un aumento del 58% rispetto ai 34 milioni di turisti di luglio 2020. Ma questa cifra resta comunque ancora molto lontana dai 164 milioni di luglio 2019.
Turismo: il 2021 rimane un anno molto complesso
«Questo miglioramento è dovuto alla riapertura di molte destinazioni ai viaggiatori internazionali, principalmente in Europa e nelle Americhe nonché ai progressi nella diffusione dei vaccini contro il Covid-19 che hanno permesso di ripristinare gradualmente condizioni di sicurezza di mobilità in Europa e in altre regioni del mondo», sottolinea l’Unwto. «Tuttavia, il 2021 rimane un anno difficile per il turismo globale, con arrivi internazionali da gennaio a luglio inferiori dell’80% rispetto al livello del 2019», aggiunge l’organizzazione.
Turismo: a picco soprattutto l’Asia
In questo periodo, l’Asia-Pacifico ha registrato il calo maggiore del numero di viaggiatori rispetto al 2019 (-95%), seguito da Medio Oriente (-82%), Europa e Africa (-77% per entrambi) e infine le Americhe (-68%). Solo le piccole isole dei Caraibi, dell’Africa o dell’Asia-Pacifico, nonché le piccole destinazioni europee, hanno registrato un numero di arrivi vicino ai livelli pre-pandemia o talvolta superiore, osserva l’Unwto.
Per ripartire serve maggiore capillarità vaccinale
«La vera ripresa del turismo è ancora attesa da tempo, a causa dell’incoerenza di norme e regolamenti e delle disparità nei tassi di vaccinazione», ha affermato nella nota il segretario generale dell’Unwto Zurab Pololikasvili. In termini di prospettive, l’Unwto prevede un “rimbalzo” del turismo mondiale nel 2022, ma ritiene che il settore non tornerà ai livelli pre-crisi prima del 2023 o del 2024.