Tim Cooking

Redazione
30/10/2021

Migliorare le condizioni di lavoro in azienda e favorire il benessere dei dipendenti, ma anche attenzione alla sostenibilità. Sono gli ingredienti con cui il Ceo Apple ha costruito il "suo" brand. Uno degli esempi di successo spiegati da Tu puoi cambiare il mondo di Comin e Giansante.

Tim Cooking

Come costruire una reputazione capace di supportare la propria crescita e distinguersi in un mondo del lavoro in rapida evoluzione. È il tema del nuovo libro di Gianluca Comin e Gianluca Giansante, Tu puoi cambiare il mondo, pubblicato da Marsilio Editori. Comin e Giansante, rispettivamente presidente e partner di Comin & Partners e docenti alla Luiss Guido Carli, affrontano il tema della reputazione personale superando alcuni luoghi comuni sull’argomento.  Il saggio contiene anche l’analisi di alcuni esempi di successo di costruzione della reputazione personale, dalla Regina Elisabetta II a Tim Cook, da Elon Musk a Papa Francesco, da Bansky a Bebe Vio fino a Francesco Totti. Il volume guida il lettore nella costruzione della propria strategia di comunicazione attraverso casi concreti, un decalogo per un posizionamento di qualità e una scheda con domande che aiutano a costruire un percorso per raggiungere i propri obiettivi. Tag43 ne pubblica un estratto.

 

tu puoi cambiare il mondo di Giansante e Comin
Tu puoi cambiare il mondo, il nuovo libro di Comin e Giansante edito da Marsilio.

Tim Cook, l’importanza dell’autenticità

È il 25 agosto 2011 quando una notizia scuote gli equilibri della Silicon Valley. Con una lettera indirizzata al consiglio di amministrazione, Steve Jobs annuncia formalmente le sue dimissioni da Apple. Nello stesso messaggio il guru dell’hi-tech indica anche chi sarà il suo successore: si tratta di Tim Cook, già Chief operations officer dell’azienda, che da quel giorno si trova a dover guidare uno dei brand più iconici del pianeta, fortemente legato all’immagine del suo fondatore. Nonostante le difficoltà che derivano dal dover prendere il posto del noto e carismatico fondatore, Cook guida Apple in una delle sue stagioni di maggior successo, portandola a essere la prima azienda americana a raggiungere una valutazione di mille miliardi di dollari e continuando a rilasciare prodotti leader nel settore. Allo stesso tempo riesce anche a costruire un’immagine personale forte e riconosciuta a livello internazionale, con un’identità ben definita. Lo fa non cercando di imitare Jobs ma percorrendo un percorso autonomo. «Sapevo che l’unica persona che posso essere è quella che sono. Ho cercato di essere il miglior Tim Cook possibile». Con questa frase spiega al meglio come la costruzione della sua reputazione sia passata per una scelta strategica chiara: non cercare di replicare la leadership del suo predecessore ma inaugurare un nuovo tipo di guida, che l’esperto di tecnologia Leander Kahney ha definito «forte e umana». Ma quali caratteristiche hanno costituito le fondamenta del posizionamento di Cook? In primo luogo, l’impegno per migliorare le condizioni di lavoro nell’azienda e favorire il benessere dei dipendenti, ma anche una maggiore attenzione per temi come la sostenibilità e la riduzione dell’impatto ambientale. Posizioni che hanno avuto una ricaduta estremamente positiva non solo sulle performance aziendali ma anche sulla reputazione di Cook, riconosciuto come fonte di ispirazione all’interno e all’esterno di Apple. La sua scelta conferma l’importanza di costruire un brand personale che rispecchi la propria identità, senza cercare di imitare un modello prestabilito ma puntando invece sulle proprie caratteristiche, attitudini e valori.