«Il procuratore di New York mi persegue per qualcosa che non esiste, non è né un crimine né un delitto, non c’è stato nessun affair con quella faccia da cavallo che non mi è mai piaciuta». Nel primo comizio della sua campagna presidenziale, che si è tenuto all’aeroporto di Waco in Texas, Donald Trump ha attaccato il procuratore Alvin Bragg. E, alla vigilia della riunione del gran giurì che potrebbe decidere sulla sua incriminazione, il tycoon ha puntato il dito anche contro la pornostar Stormy Daniels, a cui avrebbe versato 130 mila dollari per comprarne il silenzio: flirt smentito e un po’ di bodyshaming.

Le accuse al rivale RonDeSantis
Nel corso del comizio, Trump ha accostato le inchieste che lo riguardano allo «spettacolo horror della Russia stalinista». Il tutto senza risparmiare qualche stilettata al rivale Ron DeSantis, considerato il suo principale ostacolo nelle primarie repubblicane. L’ex presidente Usa ha accusato di ingratitudine il governatore della Florida, a cui aveva dato il proprio endorsement lanciandolo «come un razzo». Poi ha sminuito il merito dei successi del politico italoamericano, sostenendo che «la Florida è uno Stato di successo da decenni, ben prima dell’arrivo di questo tizio». Tra l’altro, ha evidenziato Trump che vive proprio in Florida, DeSantis «vuole tagliare il Medicare» (l’assicurazione sanitaria federale per gli over 65) e «il social security (la previdenza sociale)». Per questo, ha detto, è da considerare «un ipocrita».

Primo comizio a Waco: il motivo
Il comizio dell’ex presidente Usa, deciso a tornare alla Casa Bianca, è stato un attacco a 360 gradi contro tutto e tutti, davanti a migliaia di fan in estasi. Uno show, in pieno stile Trump, nei giorni in cui ricorre il 30esimo anniversario dell’assedio di Waco, controversa operazione dell’FBI per espugnare un ranch nel quale aveva sede la setta religiosa dei Davidiani, sospettata tra l’altro di avere un arsenale illegale: terminò dopo 50 giorni e la morte di 86 persone. Data e luogo del comizio, probabilmente, non causali. L’assedio di Waco è infatti visto da molti estremisti di destra come un esempio degli abusi da parte del governo statunitense. I media Usa ritengono che Trump abbia voluto così mobilitare la parte più radicale dei suoi supporter, suggerendo un accostamento con la sua situazione di perseguitato dalla giustizia.