Continua l’astio di Donald Trump per Ron Desantis, il governatore della Florida che potrebbe sfidarlo a diventare il candidato del Gop alle prossime presidenziali. Prima lo aveva definito DeSanctonimus (il bigotto, ndr), poi si era dimenticato di enumerarlo tra i repubblicani eletti alle elezioni di midterm. Ora si è scagliato direttamente contro di lui definendolo un amministratore mediocre e privo di lealtà.

Trump contro Desantis
In un post pubblicato sul suo social media Truth, il tycoon ha dapprima appellato il suo probabile avversario alle primarie come un «repubblicano mediocre con buone pubbliche relazioni» per poi affermare che nel 2018 era «un politico morto che è venuto a chiedermi aiuto disperato». Ha quindi ricordato lui, nel 2020, ha avuto un milione di voti in più di quelli conquistati da DeSantis. Figura che, a suo dire, «ha avuto poca approvazione, sondaggi negativi e niente soldi» e «avrebbe potuto vincere se lo avessi approvata, come ha detto lui». In più, si è anche preso il merito di aver sistemato la sua campagna elettorale «che era completamente andata in pezzi».
Le parole di The Donald giungono dopo il buon risultato che Ron ha ottenuto alle elezioni di midterm, in cui non solo è stato riconfermato ma ha moltiplicato i propri consensi anche in aree in cui alle precedenti elezioni era sotto di decine di punti. Un successo consolidato che, con buone probabilità, potrebbe sfociare in una sua candidatura alle primarie contro Trump, il quale sembrerebbe sempre più propenso ad ostacolarlo contando sulla propria popolarità nella base del partito.

Attesa per l’annuncio del 15 novembre
Intanto si attende il grande annuncio che l’ex presidente statunitense ha affermato di voler fare il 15 novembre direttamente dalla sua residenza di Mar-a-Lago. É convinzione che si tratterà proprio della conferma della sua discesa in campo per le prossime presidenziali, dato che la dichiarazione è giunta dopo aver mostrato ad una folla di sostenitori un sondaggio politico riguardante i possibili candidati repubblicani per il 2024 che lo accredita vincitore al 71% contro il 10% attribuito a Ron DeSantis.