La truffa del finto Keanu Reeves: rubati quasi 20mila euro a un 60enne di Siena
Il senese ha intrattenuto una lunga corrispondenza con il presunto attore, tanto da cadere nella trappola di un dono dagli Usa bloccato alla dogana. Tra un versamento e l'altro per sbloccare la falsa pratica, gli sono stati sottratti 19.500 euro.
Di truffe in Italia purtroppo ce ne sono state e ce ne sono tante, ma questa è una delle più originali. Un uomo di 60 anni a Siena è stato raggirato da qualcuno che ha finto per settimane di essere Keanu Reeves. La truffa risale a diversi mesi fa, ma adesso l’uomo ha reso pubblica la vicenda per far sì che nessuno cada nella stessa trappola. Il totale dei soldi che gli sono stati sottratti è di quasi 20mila euro. Il senese ha coinvolto sia la polizia postale di Siena sia Federconsumatori, cercando di capire se fosse possibile recuperare la somma. Ma ad oggi non si sa a chi siano stati fatti i versamenti e l’impresa appare quantomeno difficile.

La truffa parte da un regalo del finto Keanu Reeves
Il raggiro ai danni del 60enne senese parte da una fitta corrispondenza con il finto Keanu Reeves. A raccontare la vicenda è La Nazione. Secondo la ricostruzione, l’uomo era entrato in contatto con la presunta star e dopo numerosi messaggi via chat e video si era instaurato un rapporto di amicizia. Tanto che il falso attore ha annunciato al truffato di volergli fare un regalo, un omaggio da far arrivare dagli Usa. Al senese arriva un link di un’azienda di spedizioni, ma serve un bonifico di mille euro per sbloccare la pratica alla dogana. E da lì le richieste aumentano: altri mille euro per la consegna del pacco, poi 800, infine due versamenti da 3mila e 6mila euro per sbloccare la situazione. In totale l’uomo ha speso 19.500 euro.

Intervenuto anche un finto avvocato
Non è finita, perché quando il pacco non è mai arrivato, l’uomo ha ricevuto anche delle finte mail da un presunto avvocato. Quest’ultimo si sarebbe inserito nella vicenda fingendo di voler sbloccare la pratica relativa all’invio del regalo, senza in realtà far nulla. Anche lui, insieme alle mail, ai numeri di telefono e alle copie delle ricevute dei bonifici, è stato denunciato alla polizia postale. Una querela contro ignoti, perché non c’è alcun nome né volto: il truffatore non è stato ancora trovato. E anche per questo recuperare la somma diventa impossibile. Federconsumatori ha spiegato che alle condizioni attuali le speranze di riavere indietro i 20mila euro sono zero.