Truffa criptovalute: il caso dei tre “pifferai italiani” che ora vivono in un grattacielo a Dubai

Claudio Vittozzi
12/08/2022

I tre soci della New Financial Technology ora vivrebbero in un grattacielo di Dubai e avrebbero truffato centinaia di investitori

Truffa criptovalute: il caso dei tre “pifferai italiani” che ora vivono in un grattacielo a Dubai

Una truffa con le criptovalute fatta a regola d’arte. Questa è l’accusa che penderebbe sulle teste di Christian Visentini, Emanuele Giullini e Mauro Rizzato i proprietari dell’azienda New Financial Technology, abbreviata anche in NFT. Ma perché si parlerebbe di truffa? Ecco tutto quello che c’è da sapere su questa vicenda.

Analizziamo il caso di una grande truffa delle criptovalute messa in opera da tre italiani che ora vivono in grattacielo a Dubai.

Truffa criptovaluta: i retroscena da scoprire

A fare luce sulla truffa criptovalute della New Financial Technology, con sede fisica a Silea e sede legale a Londra, ci ha pensato l’ex compagna di Christian Visentini attraverso un’intervista riportata sul sito Dagospia. Di cosa si occupava la New Financial Technology? I manager dell’azienda proponevano ai clienti di investire in criptovalute il denaro ricevuto, che in totale arriverebbe intorno ai 100 milioni di euro, promettendo rendimenti mensili fino al 10%. Da cosa derivava il guadagno? Ebbene, l’azienda affermava di poter far guadagnare grazie all’utilizzo di un algoritmo magico capace di monetizzare gli scarti di prezzo del bitcoin tra le varie piattaforme online.

Ma cosa è successo a un certo punto? L’ex compagna di Visentini, che ha preferito rimanere anonima, ha spiegato che a un certo punto il castello, o la piramide, «è crollato» e agli investitori è stato comunicato che non verrà pagata la cedola di luglio. Dopo ciò, sono emerse tutte le altre anomalie sulla società e sui suoi investimenti, con conseguenze per centinaia di persone. E il denaro che fine ha fatto? Sparito o investito, non si conosce quale sia la realtà dei fatti e neanche l’ex compagna del manager di New Financial Technology ha saputo dare una risposta certa al riguardo.

Analizziamo il caso di una grande truffa delle criptovalute messa in opera da tre italiani che ora vivono in grattacielo a Dubai.

Le “rassicurazioni” dei soci agli investitori e il loro stile di vita attuale

Ma come vivono ora coloro che hanno organizzato la truffa delle criptovalute? Sembrerebbe che il loro alloggio sia al quarto piano del Park Towers, un grattacielo di Dubai dotato di piscina, campo da tennis, centro fitness e area barbecue. Tuttavia, questa situazione non sembra dover durare per sempre per loro.

Uno dei tre soci della Nft, l’avvocato Giullini, tra interviste e video-chiamate ha tentato di rassicurare gli investitori e calmare gli animi. Comunque, non è mai stato molto chiaro e ha solo fornito vaghe spiegazioni. Nel frattempo gli 800 iscritti nella chat Telegram si definiscono truffati e vogliono recuperare i loro soldi. Alcuni stanno pensando addirittura di intentare una class action contro la società. Per far luce sulla situazione e assicurare giustizia, la Gdf sembra aver aperto un dossier e indagherà sulla situazione.