Un “ordine di protezione” nei confronti di Patrizia Reggiani contro Loredana Canò emesso da parte del tribunale civile di Milano. Le protagoniste della vicenda sono l’ex moglie dello stilista Maurizio Gucci – nonché mandante del suo omicidio – e la sua ormai ex assistente che è stata anche sua compagna di cella a San Vittore.
Patrizia Reggiani: l’allontanamento dell’assistente
Il provvedimento preso dal Tribunale di Milano consiste nella decisione di allontanare la Canò dalla villa – a pochi passi dallo stesso Foro milanese – in cui entrambe vivevano. Il provvedimento, emesso dal giudice tutelare Piera Gasparini, è stato emesso nelle scorse settimane e ora è pienamente esecutivo. Nel documento, con cui la Canò viene allontanata dalla Reggiani, si intima di «cessare la condotta pregiudizievole» con la quale la donna avrebbe «indebitamente condizionato la vita privata della donna al fine di manipolarla e orientarne la volontà».
Patrizia Reggiani: gli audio del domestico
Decisiva nella decisione del giudice è stata la documentazione prodotta dagli avvocati della Reggiani, come gli audio forniti all’amministratore di sostegno da un collaboratore domestico dell’ex moglie di Maurizio Gucci. Da questi documenti emerge chiaramente come la Reggiani fosse vittima di «vessazioni, violenze, ossessivo controllo e manipolazioni, volgendo a suo esclusivo vantaggio le importanti possibilità economiche della Reggiani» che la Canò metteva in atto «sfruttando la fragilità psichica» della vittima.
Patrizia Reggiani: la sua vicenda diventa un film
Sarà nelle sale italiane il 3 dicembre House of Gucci, il film di Ridley Scott – scritto da Roberto Bentivenga – con Lady Gaga (nel ruolo di Patrizia Reggiani), Adam Driver (che impersonerà Maurizio Gucci). La pellicola racconta la tragica storia di Maurizio Gucci, nipote del fondatore e presidente della casa di moda dal 1983 al 1993, assassinato a Milano nel 1995 sotto lo stabile di via Palestro in cui c’era il suo studio. Per il suo omicidio furono arrestati in cinque: Benedetto Ceraulo, che sparò, la mandante Patrizia Reggiani, ex moglie di Maurizio, e tre collaboratori.