Quello della moda è un mondo in continua evoluzione. Ogni giorno, a una velocità incontrollata, nuovi trend si ritagliano uno spazio tra le collezioni dei grandi nomi dell’haute couture. E se qualche anno per emergere ci voleva molto più tempo, oggi piattaforme come Instagram e TikTok trasformano quasi immediatamente stili letteralmente nati dal nulla in veri e propri fenomeni di costume. Rivoluzionando i linguaggi di un settore che, per quanto aperto alle novità, ha sempre tenuto a mantenere il suo carattere elitario. Da cottagecore a goblincore, passando per Y2K e VSCO girl, il Guardian ha provato a mettere in fila le tendenze che, nel corso del 2021, hanno riempito i feed dei nostri social, le strade delle principali metropoli e, addirittura, le passerelle delle maison più note.
I trend più noti del 2021 secondo il Guardian
1- Baddie, le cattive ragazze fanno scuola
Sensuale e vintage, questo look strizza l’occhio al fast fashion, prendendo spunto dagli outfit da pin up sfoggiati dalle sorelle Kardashian e da personaggi come Regina George, memorabile antagonista del teen movie Mean Girls. I pezzi forti di questo trend sono, senza dubbio, maglie dagli scolli profondi, minigonne, cardigan sagomati e pochette dalle fantasie più stravaganti.
2- Minimalist e Menocore, l’eleganza del minimo
La filosofia del less is more continua a essere un evergreen. Soprattutto dopo la pandemia, che ha spinto le persone a ridurre al minimo l’accumulo e a creare una selezione fatta di pezzi essenziali, da utilizzare e abbinare nelle combinazioni più svariate. Ed ecco che si fanno strada, in tutti i guardaroba, t-shirt bianche, pantaloni a palazzo, camicie a tinta unita e gioielli poco elaborati. A ribadire quanto, molto spesso, giocare sulla semplicità sia la strada giusta per centrare il bersaglio.
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3- E-girl, tra manga e richiami orientali
Sebbene il nome faccia pensare al personaggio di un cartone animato per bambini, l’E-girl non ha nulla a che fare con quel mondo. Influenzato dagli anime, si tratta di un filone che propone di replicare l’estetica della tradizionale studentessa giapponese in una chiave molto più virtuale e grunge, vicina a quella dei videogiochi e dei manga. Attraverso make up marcati, piercing, top in rete, gonne a balze e capelli multicolor, cavallo di battaglia anche della corrente mermaidcore, che punta sulle varianti acquamarina e rosa chewing gum.
4- E-boy, lo stile della ribellione
Per quanto la somiglianza tra i nomi possa portare a un collegamento automatico, l’E-boy non ha nulla in comune con l’E-girl. Nel suo guardaroba, non mancano un classico chiodo di pelle, felpe oversize rigorosamente nere, cappellini da skater, skinny jeans sdruciti e sneakers consumate. Insomma, i must del ragazzo ribelle che conquista il cuore della protagonista in qualsiasi film romantico per adolescenti.
5- VSCO girl, il ritorno degli Anni 90
Chi ama la moda degli Anni 90/2000 riconosce, in questa tendenza, il suo habitat naturale. Mix perfetto tra gli echi di quegli anni e l’eleganza casual dello stile dei surfisti californiani, VSCO girl ha riportato in auge le magliette dalle tinte pastello, i fermacoda in tessuto sfoggiati da Brenda Walsh di Beverly Hills 90210 e le collanine di conchiglie. Per ragioni puramente anagrafiche, i fan più sfegatati del trend sono, ovviamente, i Millennial e la Generazione Z. Che, tra le tante cose, ne apprezzano l’approccio alla sostenibilità e al riutilizzo di capi di seconda mano.
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6- Cottagecore e Gorpcore, il trionfo della vita bucolica
Gli addetti ai lavori hanno definito il cottagecore come una rivisitazione in chiave moderna degli outfit di personaggi della letteratura come Anna dai capelli rossi. E in effetti, non hanno tutti i torti. Tra lunghi maglioni di lana, trecce elaboratissime e impreziosite da coroncine di fiori, svolazzanti vestiti in lino con maniche a sbuffo e accessori in paglia, questa tendenza s’ispira alla natura, celebrandone il senso di libertà. Per i più sobri, la parola d’ordine, invece, è gorpcore, avvolti in giacche a vento simili a quelle indossate dai cacciatori e stivali da pioggia.
7- Goblincore, sentirsi elfo per un giorno
Molto vicino al cottagecore, il goblincore celebra paesaggi e creature selvatiche con capi d’abbigliamento che, più che da uno stilista, sembrano disegnati dall’autore di un romanzo fantasy. Per abbracciarne la filosofia, bastano pochi elementi: orecchie da elfo, top decorati con stilizzazioni di boschi, funghi, rospi e lumache e coloratissimi gilet di pelliccia.
8- Y2K, tutto passa tranne gli Anni 2000
La settimana della moda di Milano ne è stata la consacrazione definitiva. Coi suoi crop top, le sue gonne di jeans, le cinture vistose e i vestiti monospalla sempre più aderenti, molti dei classici della moda degli Anni 2000 sono ritornati prepotentemente sulla scena, invadendo le passerelle di brand del calibro di Bluemarine. Paris Hilton e Britney Spears ritornano a dettare legge.
9- Grandmacore, l’armadio della nonna diventa il Sacro Graal
La vecchia Hollywood non vantava certo idee così progressiste ma di glamour ne aveva parecchio. Come dimostrato dal grandmacore che, nell’intento di celebrare il gusto di un’epoca ruggente, rilancia abbinamenti che mixano abiti da ballo e maglieria autunnale, in pieno stile Doris Day.
10- Vaporwave, la supremazia del fluo
L’atmosfera degli Anni 70 e 80 è tutta racchiusa nel Vaporwave, tendenza che vede nelle felpe dai colori fluo il suo caposaldo. Messi da parte i toni sobri e spenti, c’è spazio solo per l’effetto metallizzato, il giallo evidenziatore e il verde fluorescente.
11- Dark Academia, sentirsi a Hogwarts
L’uniforme scolastica, il basco alla francese, la passione per i libri e il fascino per le arti. La Dark Academia è figlia del lockdown e rispolvera il fascino per i poeti maledetti e Jane Austen e lo converte in moda, declinandolo attraverso gonne a quadri, blazer in principe di Galles, bluse ricamate, mocassini in vernice e foulard in seta.
12- Coconut girl, un’estate lunga un anno
Tra tutti, il Coconut girl è probabilmente dello stile più recente, particolarmente spinto dal successo della serie tv firmata HBO The White Lotus. Non è nulla di avveniristico, se non una versione leggermente più curata degli outfit normalmente adoperati in vacanza. Magliette corte colorate, vestiti leggeri a righe o a pois, ampi cappelli e collanine con perline. Insomma, tutto quello che indosseremmo al mare e che non ci sogneremmo di scegliere per un aperitivo in città o una giornata in ufficio. Almeno fino a ora.
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13- Pastel goth, il nero lascia spazio al rosa
Nato dall’estetica giapponese del Kawaii, il Pastel si presenta come un’alternativa soft al goth classico, che rimane presente, con qualche traccia ben visibile, dal trucco agli indumenti. Per il resto, è il trionfo del rosa, del glitter e delle stampe che, più che i teschi, prediligono creature simili a Hello Kitty.
14- Sad girl autumn, omaggio alla malinconia
Nell’ultimo anno, è stato sicuramente il trend più seguito, la celebrazione del comfort che, con qualche dettaglio, diventa chic. Delicato e a tratti malinconico, la cantautrice Taylor Swift ne è stata (e continua ad esserne), senza dubbio, il simbolo più accertato.
15- Morute e Angelcore, tra inquietudine e delicatezza
Crasi tra morbid e cute, il termine morute riporta direttamente allo stile di Courtney Love e della prima Madonna, costellato di baby doll, collane di perle e vestiti simili a quelli indossati dalle bambole di porcellana, pieni di pizzi, fiocchi e dettagli romantici. Particolari rintracciabili anche nell’angelcore, egemonia della seta, del satin e delle geometrie che replicano, in alcuni casi, le ali dei cherubini.
16- Regencycore, il potere delle serie tivù
La causa dell’exploit del regencycore ha un solo nome: Bridgerton. La serie Netflix ha fatto innamorare chiunque di tiare, corsetti, panciotti e abiti da gala. Le atmosfere dei romanzi storici non sono mai state così attuali.
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17- Warcore, il matrimonio tra moda e distopia
Le proteste che, nel 2019, hanno riempito le piazze di tutto il mondo hanno offerto ai designer lo spunto perfetto per sviluppare linee in cui fanno capolino giubbotti catarifrangenti, passamontagna in lana e stivali militari. Ancora una volta, i vestiti si fanno interpreti dello spirito del tempo.
