Trattativa Stato-Mafia, assolti Dell’Utri e il colonnello Mori
L'ex senatore era stato condannato in primo grado a 12 anni di reclusione. Non luogo a procedere per Bagarella che viene però condannato a 27 anni per associazione mafiosa
La Corte d’Assise d’Appello di Palermo ha assolto l’ex senatore Marcello Dell’Utri e gli ufficiali dei carabinieri, Mario Mori, Giuseppe De Donno e Mario Subranni nell’ambito del processo sulla trattativa Stato-Mafia. I giudici hanno ricalcolato anche le altre condanne comminate. La corte, presieduta dal giudice Angelo Pellino, ha emesso la sentenza al termine di una camera di consiglio durata quattro giorni nell`aula bunker del carcere Pagliarelli
Le motivazioni
Per la corte, i fatti contestati agli ufficiali non costituiscono reato. Il politico invece non ha commesso il fatto. Deciso poi il non doversi procedere per il boss Leoluca Bagarella per quanto riguarda l’accusa di attentato a corpo politico dello Stato, mentre sono 27 gli anni di condanna per l’accusa di associazione mafiosa. Confermata la condanna a 12 anni per l’altro boss, Antonino Cinà.
Il processo di primo grado
In primo grado gli ufficiali del Ros dei carabinieri Mario Mori e Giuseppe Subranni erano stati condannati a 12 anni, come l`ex senatore di Forza Italia Marcello Dell`Utri e Nino Cinà, il medico di fiducia di Totò Riina. Otto anni erano stati inflitti all`ex capitano dei carabinieri Giuseppe De Donno. Erano stati invece 28 gli anni di pena per il boss mafioso Leoluca Bagarella. Era stato invece prescritto in secondo grado il reato di calunnia contestato a Massimo Ciancimino, che in primo grado aveva avuto 8 anni.