Nella separazione tra Francesco Totti e Ilary Blasi entra in scena un nuovo elemento che coinvolge il calciatore e che non ha nulla a che vedere con la sfera sentimentale. Si tratta di «operazioni sospette segnalate dagli addetti all’Antiriciclaggio» relative a investimenti in scommesse e gioco d’azzardo.
Francesco Totti e le segnalazioni all’Antiriciclaggio
Secondo quanto riportato dalla Verità, dai controlli effettuati nell’istituto di credito in cui il Capitano ha depositato i suoi risparmi emergerebbero importanti investimenti nelle scommesse. L’ultimo allert, arrivato all’attenzione del pool di Bankitalia, risale ad agosto: un «prestito infruttifero» di 80 mila euro inviato sul conto di una pensionata residente ad Anzio. La segnalazione sottolinea come il rapporto sia cointestato con la figlia A. M., dipendente della società Sport e Salute (già Coni servizi) controllata dal ministero dell’Economia. Lo stesso giorno del versamento di Totti, A.M. avrebbe girato il denaro sul conto condiviso col marito e quest’ultimo sul proprio. Secondo quanto appreso, si tratterebbe di un amico intimo del Capitano che lavora presso il Ministero dell’Interno.

Come sottolinea l’antiriciclaggio, in questo conto transitano gli stipendi dei due coniugi e anche «bonifici domestici (tutti in favore del marito) rivenienti da società operanti nel settore delle scommesse online». Tra queste la Malta limited terrestre, la Malta limited online e la Sa.Pa. Srl. Un totale di 87 mila euro versati in 15 tranches. Da qui, nei quattro mesi analizzati, oltre 125 mila euro sono stati dirottati sui rispettivi conti personali dei coniugi. Un’«attività opaca con controparti operanti nel settore del bet online» su cui i due non avrebbero fornito «adeguati chiarimenti e giustificativi» e avrebbero mostrato «un atteggiamento evasivo e non collaborativo».
I bonifici sospetti alle società di scommesse
Di segnalazioni ce ne sono anche altre. Una riguarda due conti del giocatore, uno cointestato con la Blasi e l’altro con Manuel Zubiria Furest, ex team manager della A.S. Roma. Nel mirino sono finiti un fido da 2,5 milioni di euro per una ristrutturazione e cinque assegni e un bonifico intestati alla Société financière et d’encaissement (Sfe) con sede a Monte Carlo per 1,305 milioni di euro. Questa la causale: «Finanziare le giornate che il noto personaggio ama trascorrere nella casa da gioco del Principato». A questi si aggiunge un altro bonifico da 300 mila euro «a favore della società United London services limited, collegata con il casinò di Londra» e un altro da 200 mila «a favore della società Belco, apparentemente collegata con il casinò di Las Vegas».

Secondo gli esperti, «permangono forti dubbi in merito alla reale destinazione del denaro inviato alle varie case da gioco internazionali». La Sfe di Monte Carlo, per esempio, «sembrerebbe svolgere anche un’attività bancaria» e «non è quindi chiaro se il denaro inviato fosse destinato solo al gioco oppure ad altro».