Direttore: Paolo Madron
  • Economia e Finanza
  • Politica
  • Tecnologia e Innovazione
  • Attualità
x
  • Attualità
    • Cronaca
    • Gossip
    • Web
  • Cultura e Spettacolo
    • Arte
    • Cinema
    • Design
    • Libri
    • Moda
    • Musica
    • Serie Tv
    • Teatro
    • Tv
  • Economia e Finanza
    • Aziende
    • Lavoro
  • Politica
    • Europa
    • Italia
    • Mondo
  • Salute e Benessere
    • Beauty
    • Fitness
    • Food & Beverage
    • Medicina
    • Sanità
    • Wellness
  • Sport
    • Altri Sport
    • Calcio
    • Motori
  • Tecnologia e Innovazione
    • App
    • Device
    • Domotica
    • Gaming
    • Sostenibilità
  • Chi Siamo
  • Scrivono per noi
  • Tag
  • Feed
  • Privacy Policy
  • Cookie Policy
  • Italia

5 miliardi da (non) spendere

Non sono bastati 12 anni dal terremoto dell’Aquila, dieci dalla legge per l’adeguamento anti-sismico, 5 governi, 6 ministri e 3 commissari perché lo Stato mettesse in sicurezza le autostrade A24-A25. E così ora il concessionario Strada dei Parchi (gruppo Toto) dice: «Via ai lavori o lasciamo».

8 Ottobre 2021 10:118 Ottobre 2021 10:19 Giovanna Predoni
strada dei Parchi: Gruppo Toto potrebbe lasciare la concessionaria

«Se non puoi essere un’autostrada sii solo un sentiero», recitava una vecchia poesia del Novecento di un poeta americano. Ebbene oggi c’è un concessionario, Strada dei Parchi, che gestisce un’autostrada ferita, l’A24/A25, l’unica che collega il Tirreno con l’Adriatico e che, a seguito del terremoto del 2009 è stata classificata “infrastruttura strategica ai fini della Protezione Civile”. In occasione di quel tragico evento sismico la struttura ha retto il colpo, ha subito danni ma è rimasta in piedi e Strada dei Parchi sta provando tutte le vie per ristrutturare quei 280 km che uniscono Roma con l’Abruzzo.

Dal 2012 il Pef per far partire i lavori mai sbloccato

Dal 2012, da quando fu approvata la legge 228 che prevede la messa in sicurezza antisismica dell’autostrada, Strada dei Parchi, concessionaria che fa capo al Gruppo Toto, è in attesa dello sblocco del PEF (Piano Economico Finanziario) da parte del governo. Da allora si sono alternati cinque governi e sei ministri, sono stati nominati commissari, ad acta e straordinari, ma il PEF per far partire i lavori non si è mai sbloccato. Gli interventi di adeguamento prevedono, entro il 2030 – anno in cui scadrà la concessione – investimenti complessivi per circa 5,1 miliardi di euro, di cui 3 finanziati con fondi pubblici e 2,1 a carico della società. La situazione, però, continua a essere bloccata, e i primi a pagarne le conseguenze sono prima di tutto gli utenti. I quali, oltre a trovarsi costretti a percorrere un’autostrada piena di rattoppi, subiranno anche un aumento delle tariffe dei pedaggi di circa il 34 per cento a partire da gennaio 2022, per via della formula stabilita dal contratto di concessione. Ma anche per la stessa Strada dei Parchi la gestione di queste due arterie è ormai al limite della sostenibilità, dato che l’ammontare delle manutenzioni straordinarie arriverà a fine 2022 a circa 160 milioni, di cui 90 quest’anno, a fronte dei 28 milioni stabiliti dalla convenzione per la manutenzione ordinaria annua. Si tratta di un evidente squilibrio finanziario che, se la situazione non cambia, potrebbe portare il Gruppo Toto a recedere il contratto di concessione con lo Stato. Lo sottolinea Mauro Fabris, vicepresidente di Strada dei Parchi, in una intervista al Sole 24 Ore: «È una possibilità. In questo caso la concessionaria, ai sensi del contratto, avrebbe il diritto di esigere dallo Stato un indennizzo per mancata remunerazione degli investimenti, mancati ricavi per blocco dei pedaggi e così via. Stando a quanto stabilito dalla convenzione vigente, in caso di risoluzione pattizia parliamo di una cifra intorno ai 2,5 miliardi di euro».

Strada dei Parchi: Toto potrebbe lasciare concessionaria
Mauro Fabris vicepresidente di Strada dei Parchi.

La concessionaria ha sin qui presentato 15 proposte di interventi

La concessionaria nel corso di questi anni ha presentato ben 15 proposte di PEF, tutte cadute nel vuoto tanto che nell’aprile 2020 il Consiglio di Stato ha nominato un commissario ad Acta, Sergio Fiorentino, per sopperire alle inadempienze del ministero dei Trasporti e favorire lo stanziamento previsto dal Piano. Nel novembre 2020 viene nominato commissario straordinario per la messa in sicurezza dell’A24/A25, Maurizio Gentile. Della necessità di adeguamento e del possibile rincaro dei pedaggi ne ha parlato oggi in audizione presso la Commissione VIII Ambiente della Camera, Riccardo Mollo, amministratore delegato di Strada dei Parchi: «Grazie al lavoro portato avanti da SdP con il Commissario straordinario Gentile e il Commissario ad acta Fiorentino, siamo già oggi in grado di proporre un PEF che permetterebbe di risolvere completamente questa distorsione attraverso: aumenti delle tariffe contenute ad un massimo del 1 per cento all’anno fino al 2030 (scadenza della concessione), nessuna proroga alla concessione in essere e completamento dell’adeguamento antisismico».

Un investimento che prevede interventi complessivo per 6,5 miliardi

È bene ricordare che in termini quantitativi, il commissario straordinario Gentile ha stimato un investimento complessivo di 6,5 miliardi, di cui 5,1 miliardi per la fase più urgente, entro il 2030 e ulteriori 1,3 miliardi da spendere oltre la scadenza della concessione. Ma fino a che il PEF non viene approvato non si procede neanche con la prima fase. «Per una volta nella storia del partenariato pubblico-privato in Italia ci sarebbe una perfetta coincidenza tra fonti e impieghi perché della somma complessiva per la prima fase, 3 miliardi sono già resi disponibili dal Commissario straordinario, tra fondi italiani e fondi complementari al PNRR, mentre 2,1 miliardi sono garantiti in autofinanziamento dal concessionario», ha poi ribadito Mollo. Siamo ormai alla resa dei conti. Da una parte il Gruppo Toto che, esasperato da anni di tira e molla con i vari governi che si sono succeduti, è pronto a lasciare la concessione e far valere i propri diritti. Dall’altra assistiamo l’inazione della politica che, allo stato attuale, ha bloccato la messa in sicurezza di un’autostrada percorsa ogni giorno da migliaia di utenti.

Fra i grattacieli di Londra o senza l'aiuto dei radar nel cuore del Bhutan. I 10 aeroporti con gli atterraggi più pericolosi al mondo
  • Attualità
Atterra di nessuno
Fra i grattacieli della City o senza l’ausilio del radar nel cuore del Bhutan. Oppure in balia del vento a Madeira, in Portogallo. Quali sono gli aeroporti che prevedono gli atterraggi più pericolosi al mondo. Un incubo per i passeggeri meno abituati alle turbolenze.
Fabrizio Grasso
  • Attualità
Incendio a Pantelleria, decine di vip evacuati tra cui Armani e Santamaria
Lo stilista è stato tra i primi ad accorgersi delle fiamme, che hanno distrutto ettari di vegetazione e fatto evacuare decine di persone. Il sospetto è che i roghi siano di origine dolosa. 
Debora Faravelli
Il logo sul retro di iPhone è in realtà un tasto "segreto". Tutta la scocca posteriore si può trasformare in superficie sensibile: come fare?
  • Attualità
iPhone, il logo sul retro è in realtà un tasto: come attivarlo e a cosa serve
Il logo sul retro di iPhone è in realtà un tasto "segreto". Tutta la scocca posteriore si può trasformare in superficie sensibile: come fare?
Virginia Cataldi
Come sta la bimba maltrattata a Napoli dai genitori? La piccola è ora affidata alle cure della comunità La Casa di Matteo: "sorride".
  • Attualità
Napoli, bimba con gambe e braccia spezzate: maltrattamenti dai genitori
Come sta la bimba maltrattata a Napoli dai genitori? La piccola è ora affidata alle cure della comunità La Casa di Matteo: "sorride".
Virginia Cataldi
Pd, cosa c'è dietro l'esclusione dei nomi illustri dalle liste
  • Politica
Angeli e dem
La scelta delle candidature si è trasformata in una resa dei conti nel Partito democratico. A muovere i fili sono stati Letta, Provenzano, Meloni, Boccia e Franceschini. Fatti fuori ex renziani e "Giovani turchi" di Orfini. Da Lotti a Pini, passando per Ceccanti, Cirinnà (che però ci ha ripensato e correrà) e Raciti, i "cassati".
Stefano Iannaccone
  • Chi Siamo
  • Scrivono per noi
  • Tag
  • Feed
  • Privacy Policy
  • Cookie Policy
Nielsen Digital Measurement Privacy Policy

Tagfin Srl Sede Legale: Via dell'Annunciata, 7 – 20121 Milano

Numero di partita IVA e numero d’iscrizione al Registro Imprese 11673800964 del Registro delle Imprese di Milano.

Registrazione della testata giornalistica Tag43 presso il Tribunale Ordinario di Milano, n. 100 del 23 Aprile 2021