I Toto hanno trovato l’America. È proprio il caso di dirlo. In realtà, la diversificazione nel campo delle rinnovabili, e nello specifico dell’eolico off-shore, da parte del gruppo abruzzese negli Stati Uniti, era stata avviata da tempo. Merito essenzialmente dell’attività di Riccardo, figlio del patron Carlo. Ma ora che US Wind, controllata statunitense di Renexia, sub-holding dell’energia del Gruppo Toto, si è aggiudicata dal Maryland un’ulteriore tariffa incentivante (ORECs) per la costruzione e gestione di 808,5 megawatt di energia eolica offshore, l’attività ha toccato vette fin qui inesplorate. L’operazione conclusa nell’ambito del progetto Momentum Wind, che sarà allacciato entro il 2026, infatti, farà si che questi megawatt si aggiungano a quanto US Wind si era precedentemente assicurata, sempre in Maryland. Si parla di 22 turbine per 270 MW di capacità nominale, la cui attivazione è in programma nel 2025. In totale si arriverà a 1100 megawatt complessivi per un valore tariffario ventennale pari a sette miliardi e 843 milioni di dollari.
In cinque anni raggiunti i risultati dei giganti mondiali dell’energia
Tutto questo per il gruppo – nato nelle costruzioni e poi divento un player di primo piano nei trasporti, prima con AirOne e poi con la concessionaria autostradale Roma-L’Aquila – significa investimenti in capitale fisso, per circa 3,7 miliardi di dollari. Ma soprattutto che la controllata americana di Renexia – supportata e affiancata dal fondo Apollo – in cinque anni (il processo autorizzativo è partito nel 2017) ha messo insieme circa il dieci per cento degli 11 mila megawatt totali di eolico offshore ad oggi tariffati e in attesa di approvazione negli Stati Uniti. Una quota equivalente a quella dei giganti mondiali dell’energia. Cifre che potranno essere incrementate con ulteriori 500 Megawatt in occasione della prossima asta. Una quota tale da fornire energia a 300 mila abitazioni, contribuendo in maniera decisiva agli sforzi dell’amministrazione Biden per combattere riscaldamento globale e gas serra.
Perché è difficile replicare i successi americani in Italia
Numeri importanti per un gruppo italiano negli Usa e che Toto vorrebbe replicare anche in Italia, dove al momento sono stati tariffati e autorizzati solo 30 megawatt. Sono quelli che Renexia sta realizzando a Taranto con il parco Beleolico, per ora unico impianto eolico offshore del Mediterraneo. Qui, la fine dei lavori è attesa per gennaio 2022, con l’allacciamento da completare entro il mese successivo. Anche a causa della burocrazia, sono più lunghi, invece, i tempi per un altro e più ambizioso progetto, con cui Renexia vorrebbe creare un grande parco eolico nel Canale di Sicilia, attraverso la controllata Medwind.