A Torre Annunziata è stato ritrovato un cadavere in mare, con una corda al collo. Stando alle prime indiscrezioni, l’uomo potrebbe essere stato strangolato e poi gettato in acqua e il possibile omicidio potrebbe essere avvenuto nelle ultime 24 ore, come conferma lo stato del cadavere.

Cadavere trovato a Torre Annunziata: in corso l’identificazione
La vittima ha tra i 35 e i 40 anni, ma ancora non è stato identificata. Gli unici tratti distintivi sono due lettere tatuate sul polso. L’uomo è stato rinvenuto con una corda al collo legata, all’altro capo, ad una grossa pietra. A trovare il cadavere è stato un pescatore nel tardo pomeriggio di ieri, domenica 26 febbraio, nella località denominata “Sette Scogliere” a Rovigliano. Il corpo è stato rinvenuto senza alcun documento. Gli investigatori stanno cercando di risalire alla sua identità, verificando anche le segnalazioni di sparizioni nelle ultime settimane. Intanto la Procura di Napoli ha già disposto l’autopsia. I primi indizi farebbero pensare ad un omicidio, ma gli inquirenti non escludono nessuna pista.

Gli indizi sui quali si indaga
Le indagini proseguono dal pomeriggio di ieri. Al vaglio degli investigatori anche alcuni video di telecamere di sorveglianza installate nella zona per cercare di cogliere qualche particolare utile alle indagini. La corda molto stretta intorno al collo della vittima fa pensare, secondo le prime indiscrezioni, che l’uomo potrebbe essere stato strangolato e soltanto dopo l’uccisione buttato in mare con la grossa pietra legata alla corda per occultare il cadavere. Inoltre, le forze dell’ordine hanno notato una ferita al capo.
L’uomo ancora non è stato ancora identificato e si aspettano i risultati dell’autopsia per avere qualche prova in più. I Carabinieri hanno già ascoltato i pescatori della zona che ieri, intorno alle 17, hanno notato il cadavere in mare.