Clamoroso al Torneo di Viareggio. La squadra nigeriana del Ladegbuwa è infatti uscita dal campo in segno di protesta prima della fine del match contro la Rappresentativa Serie D, che si stava svolgendo a Santa Croce sull’Arno, accusando di razzismo organizzatori, pubblico, avversari e squadra arbitrale.
L’arbitro, da regolamento, ha rimandato al Giudice Sportivo la decisione sul risultato
ha Sotto di tre gol e con tre espulsioni subite, a pochi minuti dal 90esimo i calciatori della squadra africana, su invito dell’allenatore, hanno abbandonato il terreno di gioco rifiutandosi di riprendere la partita. A quel punto l’arbitro si è visto costretto a decretare la fine dell’incontro e, da regolamento, a rimandare al Giudice Sportivo la decisione sul risultato (decisivo per qualificazione alla fase a eliminazione diretta).

Il Ladegbuwa ha chiesto la ripetizione della partita, praticamente impossibile. Il 3-0 dovrebbe infatti rimanere, in un modo o nell’altro: per la Rappresentativa di Serie D sarà dunque vittoria sul campo o a tavolino, con il medesimo risultato.

«Abbiamo dovuto proteggere i nostri ragazzi da ulteriori abusi»
«Noi del Ladegbuwa F.C. siamo sconvolti ed estremamente delusi dalle buffonate degli organizzatori e dei funzionari del 73esimo Torneo di Viareggio 2023. Oggi abbiamo dovuto prendere una decisione molto difficile per proteggere la nostra squadra giovanile da ulteriori abusi. E quindi abbiamo tolto i giocatori dal campo perché abbiamo dovuto proteggere i nostri ragazzi dalle offese razziste subite allo stadio nonché dalle continue vessazioni perpetrate degli avversari, con commenti razzisti e contrasti cattivi rimasti impuniti dall’arbitro. Abbiamo visto anche tre ridicoli cartellini rossi ai nostri danni per aiutare ulteriormente la Rappresentativa Serie D a ottenere la vittoria»
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