Con lunghe code in biglietteria, è iniziata l’edizione numero 33 del Salone Internazionale del Libro di Torino, per la prima volta in edizione autunnale: una versione inedita, ma molto attesa in quanto importante segnale dell’atteso ritorno alla normalità. L’evento, ospitato Lingotto Fiere, inizia il 14 ottobre per concludersi il 18. Nel capoluogo piemontese arriveranno per l’occasione alcuni dei più grandi autori del mondo, come Javier Cercas, Valerie Perrin, David Quammen, MIchel Houellebecq, André Aciman, Alicia Gimenez-Bartlett, oltre a tanti scrittori italiani tra cui Silvia Avallone, Maurizio De Giovanni e Sandro Veronesi.
Salone del Libro, oltre 700 espositori
L’edizione 33 del Salone Internazionale del Libro ha come titolo e tema Vita Supernova, in omaggio a Dante Alighieri nel 700 esimo anniversario della sua morte. Dopo oltre due anni di stop causa pandemia, l’evento torna in presenza con gli stand degli editori (sono 715 gli espositori), gli incontri pubblici, i seminari, le lezioni, le letture, i concerti, gli spettacoli teatrali, le tavole rotonde, senza bisogno di prenotazione, mentre sono obbligatori il Green Pass e la mascherina, anche negli spazi esterni. «Non abbiamo mai pensato a un Salone dimezzato. Abbiamo lavorato come se potesse davvero succedere a abbiamo vinto la sfida. Pensavamo che sarebbe stato un Salone italiano e sarà il più internazionale di sempre», ha dichiarato il direttore Nicola Lagioia: «Sono emozionato come se fosse la prima volta. Quest’anno non dobbiamo fare numeri record, ma ritrovare la nostra comunità. E un’edizione che passerà alla storia perché segna un prepotente ritorno alla normalità».
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Salone del Libro, ritorno in presenza
Alla cerimonia di inaugurazione, che prevede la lectio di apertura della grande scrittrice nigeriana Chimamanda Ngozi Adichie, sono intervenuti anche il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi e il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. «I libri fanno la nostra storia, dobbiamo convincere i nostri ragazzi a leggerli, non messaggi di 15 parole, ma libri. È bene che i nostri ragazzi vengano al Salone, ma è bene anche che insieme facciamo una cosa in più: ricostruiamo le biblioteche scolastiche, quel luogo importante dove è bene sapere che tutti possiamo andare a ritrovarci», ha dichiarato Bianchi. «Durante l’emergenza Covid i libri sono stati per molti cittadini un rifugio, un alleato, un’arma contro la solitudine e lo sconforto laddove ci costringeva a distanziarci dagli altri, il libro ci ha permesso di avvicinarci a storie nuove, a personaggi diversi, a mondi inesplorati», ha detto Mattarella nel messaggio agli organizzatori: «Il Salone del libro costituisce un appuntamento fondamentale per la vita culturale del nostro Paese. Il suo ritorno in presenza dopo il tormentato periodo della pandemia è per tutti motivo di grande soddisfazione».