Tori Bowie, l’ex velocista olimpica e campionessa del mondo, è morta all’età di 32 anni, come confermato oggi dalla sua società sportiva. Bowie – come riportato dal The Guardian – è stata trovata morta nella sua casa in Florida. Le cause della morte sono tutt’ora sconosciute. La tre volte campionessa olimpica Shelly-Ann Fraser-Pryce ha scritto su Twitter: «Il mio cuore si spezza per la famiglia di Tori Bowie. Una grande concorrente e fonte di luce. La tua energia e il tuo sorriso saranno sempre con me. Riposa in pace».

Morta Tori Bowie: incerte le cause della morte
L’atleta è stata per tre volte medaglia olimpica e per due volte campionessa del mondo. Per lei le parole di Max Siegel, CEO di USA Track and Field: «Un’atleta di talento, il suo impatto sullo sport è incommensurabile e ci mancherà molto». La sua prima volta è stata la staffetta 4x100m degli Stati Uniti alle Olimpiadi del 2016. Nel 2017 ha avuto ancora più successo: ha aggiunto un altro oro nella staffetta ai Campionati mondiali di atletica leggera di Londra e ha vinto l’oro individuale nei 100 metri. Bowie, nata e cresciuta nel Mississippi, ai suoi esordi ha vinto titoli statali nei 100 metri, 200 metri e nel salto in lungo. Nel 2017 ha dichiarato al Guardian: «Ricordo di aver corso ovunque da bambina, come sugli alberi, ovunque… ho corso tutto il tempo».
Da una piccola città ai riflettori sportivi di tutto il mondo
Dopo aver vinto una borsa di studio atletica presso l’Università del Mississippi meridionale, si era dedicata completamente alla sua passione. Tori Bowie era famosa anche per la sua umiltà nel circuito: da piccola è stata cresciuta da sua nonna nella città di Sand Hill, che contava meno di 100 persone, ma ciò non le ha impedito di affermarsi nel panorama sportivo di tutto il mondo.