La carta d’identità dice 44 anni, di cui 22 passati tra i professionisti della lega di football americano, Nfl, e conditi da sette vittorie al Superbowl su 10 finali disputate. Numeri che hanno contribuito a renderlo il primo in tutte le statistiche nel ruolo di quarterback. Il campione Tom Brady qualche giorno fa ha annunciato il ritiro, chiudendo definitivamente una carriera stellare che lo ha inserito nell’Olimpo degli sportivi più importanti d’America. Nella disciplina è senza ombra di dubbio, il Goat, Greatest Of All Time.
Le caratteristiche che hanno reso Tom Brady il più grande di tutti
Tra gli atleti più determinanti dello sport a stelle e strisce dai tempi del cestista Michael Jordan, viene spontaneo chiedersi adesso cosa farà. Tom è stato capace di sfidare il tempo, le sue statistiche dopo i 40 anni sono state migliori di quelle che aveva nei venti anni precedenti. Un po’ come re Mida ha trasformato in oro i Tampa Bay Bucanneers (i bucanieri), squadra peggiore della lega, condotta al titolo dopo 20 gloriose stagioni nei New England Patriots. I difensori più giovani delle squadre avversarie avevano l’ordine di non rivolgergli la parola, perché rischiavano di esserne intimoriti o sedotti per via delle buone maniere. Ha poi incarnato il sogno americano: reclutato nel 2000 in extremis dopo altri 198 giocatori, Tom Brady doveva essere un’onesta riserva. È diventato il più grande di tutti. E come nel migliore dei copioni ha sposato la bellissima Giselle Budchen, supermodella brasiliana.

Nel futuro, ovviamente, non avrà problemi di soldi. La carriera stratosferica gli ha portato nelle tasche qualcosa come 475 milioni di dollari, 180 proventi di sole sponsorizzazioni. Ma attenzione, non è mai stato l’atleta più pagato della Nfl, in quanto ha sempre preferito ingaggi più bassi per aiutare la sua squadra a reclutare altri top player. Scelta che si è tradotta in caterve di successi e piogge di sponsor. Non se la passa peggio la moglie, per anni una delle modelle più pagate al mondo, il cui patrimonio supera i 400 milioni di dollari.
TB12: il brand di Tom Brady, tra cura del corpo, abbigliamento sportivo, beneficenza e Nft
Brady naturalmente ha già investito. Il suo marchio TB12, dove il numero, un po’ come Cristiano Ronaldo, è quello della maglia, è oggi un metodo di allenamento e un brand affermato nel settore del benessere, trascinato dalla credibilità di un atleta di mezza età che umiliava avversari nati quando lui iniziava la carriera. TB12 ha anche una sezione no profit rivolta all’assistenza medica ad atleti in difficoltà e a iniziative dedicate alla salute e alla prevenzione. Brady è anche il nome di una linea di abbigliamento tecnico che punta sull’esclusività e su materiali d’avanguardia. Non può mancare neppure una start-up. L’ormai ex-quarterback ha puntato sulla Aurograph.io, società specializzata nella commercializzazione degli NFT, i Non-Fungible Tokens, business attualmente milionario che punta sulla vendita dei certificati di proprietà su opere digitali e che sta espandendosi nel campo dello sport. Ma si sbaglia di grosso chi pensa che un uomo che ha vissuto per 22 anni di competizioni e agonismo, passi il resto della sua vita godendosi i frutti, anche economici, del meritato successo.

199 production, la casa cinematografica di Tom Brady
Così sono diversi coloro che lo vedono allenatore, sebbene una simile carriera sia stata raramente intrapresa dai grandi ex campioni di football americano. E ancora di più quanti gli dipingono addosso un futuro da commentatore sportivo. Chissà non diventi addirittura proprietario di un team, come ha fatto nel basket Michael Jordan comprando gli Charlotte Hornets. Senza trascurare il cinema. Brady ha fondato una piccola compagnia di produzione, la 199 Production, numero che rimanda al momento in cui lo scelsero ai draft del 2000, fino ad ora attiva in alcune coproduzioni e nel settore dei documentari sportivi. Ci si aspetta, però, qualcosa di più ambizioso. Non a caso si parla di un film in cantiere, Eighty for Brady, storia di un gruppo di amici che ha come missione andare a vedere un Superbowl e conoscere di persona la star del football, Brady, attore per l’occasione. Tom, d’altronde, ha all’attivo già diverse comparsate, spesso in sketch autoironici nei programmi comici televisivi, ma anche nel film Ted 2 dove è protagonista di una surreale scena in cui Mark Wahlberg cerca di prelevare il suo prezioso seme durante il sonno. Proverà a cimentarsi in ruoli più impegnativi? Gli amici nel jet set non gli mancano, da Matt Demon a Ben Affleck.
Il desiderio di Tom Brady di entrare in politica
Un’altra strada potrebbe essere la politica. Anni fa in alcune interviste Brady disse che la sua aspirazione era quella di entrare nel Senato degli Stati Uniti. Il protrarsi della carriera sembra averlo distratto da quell’obiettivo e la politica non è più comparsa nelle sue dichiarazioni. Ora però le cose potrebbero cambiare. Sarà sicuramente corteggiato da tutti gli schieramenti. Brady è stato spesso accostato a Donald Trump perché tra i due c’era un’amicizia di lunga data, ma il campione non ha mai sostenuto le ambizioni politiche del magnate e, anzi, pochi mesi fa, ospite di Joe Biden alla Casa Bianca, ha lanciato una frecciata abbastanza velenosa all’ex presidente sconfitto alle elezioni. I precedenti di campioni sportivi diventati politici non mancano, su tutti l’ex cestista Bill Bradley poi senatore per quasi vent’anni del New Jersey, il wrestler Jesse Ventura diventato governatore e il ricevitore dei Seattle Seahawks Steve Largent eletto al Congresso.

L’amore di Tom Brady per l’Italia, dove nessuno lo riconosce
L’uomo che ha vinto più di chiunque altro su un campo di football non ha quindi che l’imbarazzo della scelta. Magari inizierà con una vacanza. L’Italia è la sua meta ideale: nel nostro paese, dove il football americano è ancora uno sport per pochi appassionati, ha la possibilità di girare indisturbato. Nel 2017 in vacanza a Capri ha vissuto in quasi perfetto anonimato girando in scooter come un qualsiasi turista straniero e venendo importunato esclusivamente da chi gli chiedeva di farsi da parte per poter fotografare l’affascinante moglie. Solo un calzolaio di Anacapri, probabilmente avvezzo alle dirette notturne della Nfl, ha capito che quel turista entrato nella sua bottega non era altri che il Goat, il più grande di tutti.