Nulla da fare per Tiziano Ronchi, il professore italiano arrestato in Nepal domenica 5 marzo. Oggi doveva essere la giornata decisiva per lui ma si è conclusa in un nulla di fatto. Anzi, il Procuratore di Kathmandu ha esteso di 5 giorni il fermo per l’uomo.

La decisione presa su Tiziano Ronchi
Il Procuratore di Kathmandu ha deciso di estendere il fermo di Tiziano Ronchi per altri 5 giorni. Questo perché le autorità locali stanno analizzando minuziosamente il file dell’inchiesta depositato due giorni fa dalla polizia del posto in Procura. Per questa ragione, ora bisogna soltanto aspettare ancora novità e riscontri sul caso. Nel frattempo, la famiglia di Tiziano Ronchi e il professore stesso sono stati avvisati dalla Farnesina e sono costantemente assistiti dal Consolato, con il console generale Gianluca Rubagotti che si trova a Calcutta mentre il console onorario si trova a Kathmandu. Tiziano Ronchi è stato fermato domenica 5 marzo con l’accusa di «aver trafugato dei reperti archeologici». Inoltre, secondo l’accusa, il professore italiano sarebbe entrato nella città di Bhaktapur senza pagare il biglietto obbligatorio per turisti dal valore di 10 dollari. Una tesi che non viene condivisa dal professore e dalla sua famiglia ma ora bisogna aspettare ancora per poter conoscere la verità.

Le ipotesi sul futuro del professore arrestato in Nepal
Ci sono diverse ipotesi sul futuro del professore italiano di 27 anni arrestato in Nepal. La peggiore è quella che vedrebbe Tiziano Ronchi rimandato a giudizio. In caso contrario, il docente dell’accademia Santa Giulia di Brescia se la potrebbe cavare con una semplice sanzione amministrativa. In alternativa, il Procuratore dopo aver analizzato il caso potrebbe addirittura decidere che il professore italiano non abbia commesso alcun reato. Se quest’ipotesi dovesse diventare realtà, allora Tiziano Ronchi potrebbe rientrare in Italia subito, senza dover pagare neanche una multa e potrebbe lasciarsi alle spalle questo brutto episodio.