Secondo Tivùsat, le attivazioni 2022 alla piattaforma satellitare gratuita sono state circa 425 mila. Di queste, il 69% – circa 312 mila – è avvenuta con l’utilizzo del decoder. Il 31% delle nuove attivazioni è avvenuto, invece, tramite Cam del televisore.
Tivùsat, le attivazioni del 2022
La piattaforma è nata nel 2008 e ora è in grado di raggiungere 43 milioni di televisori secondo i dati Auditel-Censis. Quasi 20 milioni sarebbero i televisori di ultima generazione nelle case degli Italiani, agevolati anche dall’uso degli incentivi statali, come il bonus Tv. Lazio, Lombardia, Sicilia, Piemonte ed Emilia Romagna sono le Regioni che hanno il record di attivazioni, per un totale di 220 mila.

La città dove si sono riscontrate più attivazioni in assoluto è Roma. A seguire, ci sono: Torino, Milano, Palermo, Cosenza, Messina, e Genova. Se a Roma ci sono state poco meno di 35 mila attivazioni, nelle città indicate per ultime si arriva a poco più di 10 mila.
L’attività di Tivùsat contro l’unbundling
I dati fanno ben sperare Tivùsat, anche perché per ottenere il servizio basta installare una parabola o il decoder – o ancora avere una Tv dotata di Cam – e attivare la smartcard presente nel dispositivo stesso. Lo scorso 3 dicembre l’azienda aveva preso provvedimenti in merito a una tecnica di unbundling. I dispositivi devono avere la card per funzionare e alcuni rivenditori avrebbero venduto a parte queste schede, che in realtà sono incluse.

«Tivù srl, la società che opera nell’ambito della televisione gratuita satellitare tramite la piattaforma tivùsat, è sempre stata in prima fila nella protezione dei contenuti pregiati e nella lotta alla pirateria nella filiera della TV gratuita italiana. Nel sottolineare l’importanza di questo ruolo, ti segnaliamo che a partire dal prossimo 21 dicembre e nel corso di tutto il 2023 i nostri sistemi tecnici di sicurezza non consentiranno più il funzionamento della smartcard tivùsat abbinata a decoder non certificati tivùsat. Siamo venuti a conoscenza del fatto che esistono soggetti che vendono, soprattutto su siti web, device non certificati tivùsat dichiarati ‘compatibili’: in realtà si tratta di device contraffatti spesso venduti con la smartcard tivùsat di dubbia provenienza. Poiché tali device ledono, quindi, gli interessi di tutti, compresi quelli degli utenti, la relativa commercializzazione viene da Tivù costantemente avversata e continuerà a esserlo con dette azioni di natura tecnica e con eventuali azioni legali. Ti invitiamo pertanto a non acquistare tali prodotti e a richiedere, nel tuo stesso interesse, l’abbinamento corretto tra smartcard tivùsat e device certificati tivùsat, al fine di aiutarci nel contrastare tali pratiche, ed anche per evitare problemi di malfunzionamento dei tuoi apparati» aveva spiegato in una nota l’azienda.