Willy Wonka ha un nuovo volto. È quello giovane di Timothée Chalamet, di recente protagonista al cinema con il kolossal di Denis Villeneuve Dune accanto a Zendaya e Jason Momoa. A pubblicare le prime immagini è stato lo stesso attore con un post su Instagram, dove ha anche aggiunto che «la suspense è terribile». Sarà la star di Chiamami col tuo nome infatti a interpretare il giovane protagonista di Wonka, film di Paul King (Paddington) ispirato al celebre libro per ragazzi di Roald Dahl La fabbrica di cioccolato. Nel cast, oltre a Timothée Chalamet ci saranno anche la star della comicità britannica Rowan Atkinson, Sally Hawkins e l’attrice premio Oscar Olivia Colman. L’uscita è prevista per il 17 marzo 2023.
Quella di Timothée Chalamet sarà la terza apparizione al cinema del burbero e tenebroso cioccolataio della letteratura. La giovane stella di Hollywood sarà infatti chiamata a prendere il testimone lasciato libero da Johnny Depp nel 2005, quando interpretò Wonka ne La fabbrica di cioccolato diretto da Tim Burton. Prima di lui, ben più famosa era stata la performance di Gene Wilder in Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato, film del 1971 di Mel Stuart.
Non solo Timothée Chalamet, gli altri volti al cinema di Willy Wonka
Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato con Gene Wilder (1971)
Nonostante abbia compiuto da poco i cinquant’anni dall’uscita (approdò nelle sale il 30 giugno 1971), Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato di Mel Stuart rimane ancora un grande classico. Un film colorato e fantasioso, che non annoia. Complice di tale magia è sicuramente il grande Gene Wilder, attore scomparso nel 2016, capace di restituire al pubblico un eccellente versione di Willy Wonka.
Una favola leggera, puntellata da qualche tinta dark e psichedelica che, però, non piacque allo stesso Roald Dahl. Quest’ultimo si adirò per la scelta di concentrare troppo l’attenzione su Willy Wonka piuttosto che sul giovane Charlie, vero protagonista del romanzo. Fu anche e soprattutto per tale ragione che lo scrittore non concesse mai i diritti per l’adattamento del sequel, Il grande ascensore di cristallo.
La fabbrica di cioccolato con Johnny Depp (2005)
La seconda e, in attesa di Chalamet, ancora ultima apparizione di Willy Wonka al cinema risale al 2005. In quell’occasione, a vestire i panni dell’istrionico personaggio fu Johnny Depp, fresco di successo della serie Pirati dei Caraibi in cui era Jack Sparrow. Un esempio del grande trasformismo della star americana, capace di portare, come sottolineò il Guardian, un «dandy disfunzionale, con un cappello a cilindro smussato e un taglio alla moda che richiama i Beatles».
La fabbrica di cioccolato rappresenta per lo stesso magazine britannico uno dei migliori film di Tim Burton, che qui offre come sua consuetudine una visione più tenebrosa del romanzo di Dahl. Charlie, il piccolo protagonista, è infatti uno dei tanti alter ego del regista, incarna un ragazzino ai margini della società. L’uomo-bambino di Depp, che Empire ha simpaticamente accostato per l’aspetto a Michael Jackson, ha lasciato un segno importante nella memoria recente ed ha contribuito al successo della pellicola, capace di incassare quasi 500 milioni di dollari al botteghino a fronte di un budget di produzione di circa 150 milioni.