TIM, Labriola: «Nostra leadership riaffermata, rispettati gli impegni sui risultati»

Debora Faravelli
21/12/2022

Orgoglioso per i risultati raggiunti dal Gruppo nell'anno in corso, l'ad ha rivolto uno sguardo alle sfide future e invitato i propri dipendenti ad «avere il coraggio di osare».

TIM, Labriola: «Nostra leadership riaffermata, rispettati gli impegni sui risultati»

TIM è riuscita a «rispettare gli impegni sui risultati» comunicati al mercato finanziario all’inizio dell’anno, arrivando anche ad un miglioramento delle guidance a metà 2022, e lo ha fatto «in condizioni estremamente difficili». A sottolinearlo, in una lettera ai dipendenti, è l’Amministratore Delegato del Gruppo Pietro Labriola.

La lettera di Pietro Labriola ai dipendenti TIM

«Riaffermare la nostra leadership era il secondo obiettivo e lo abbiamo centrato dimostrando competenza, credibilità e autorevolezza vincendo le 5 gare del PNRR realizzando il Polo Strategico Nazionale (PSN)» ha continuato rivendicando anche la capacità del Gruppo di migliorare la propria capacità realizzativa «puntando ad una strategia di qualità del servizio e non di competizione irrazionale sul prezzo».

Labriola ha ricordato che, nel 2022, TIM si è data una visione industriale adatta alle sfide future del mercato e ha lavorato alla focalizzazione su differenti business model (Infrastrutture, Consumer, Enterprise): «Sono mercati che si muovono con dinamiche differenti e l’approccio one size fits all non va più bene. L’aver mostrato al mercato il valore che possiamo esprimere attraverso il nostro piano di “delayering”, ossia di focalizzazione sui diversi segmenti di business, ha già avuto un effetto positivo perché i principali analisti hanno cominciato ad esprimere valutazioni riguardo alla somma delle parti superiore del 16% rispetto all’azienda integrata».

Logo TIM

Infrastrutture e sfide future

«Sulle infrastrutture ci troviamo di fronte ad un’ondata di investimenti pari solo a quella che ha caratterizzato il nostro Gruppo quando era concessionario pubblico. In questo contesto il superamento dell’integrazione verticale tra infrastrutture e servizi e l’applicazione da parte dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni di modelli di costo aggiornati sono necessari per garantire un’adeguata remunerazione del capitale stesso», ha continuato il manager.

«Il mercato consumer italiano è caratterizzato da una pressione competitiva che non ha pari in Europa e nel mondo e questo porterà auspicabilmente ad un consolidamento del mercato. Per affrontare questo cambiamento dobbiamo diventare più efficienti e questo è un obbligo, non una scelta», ha aggiunto per poi rimarcare come, anche sul segmento Enterprise, l’azienda sia leader indiscussa. Al tempo stesso «non possiamo abbassare la guardia, dobbiamo affrontare e vincere le prossime sfide come quelle del Cloud, della Cybersecurity e dell’IoT».

«TIM è un’azienda viva»

Labriola ha poi sottolineato come TIM sia «un’azienda viva» e rivolto un invito ai dipendenti: «Non facciamoci trarre in inganno da quanto leggiamo e sentiamo. Rileggete quello che abbiamo fatto, guardatevi intorno, io e tutto il management siamo certi che TIM sia tornata ad essere leader sempre nel rispetto delle regole e delle norme. Dobbiamo essere orgogliosi di quanto abbiamo fatto insieme quest’anno ed è su queste basi che dobbiamo avere il coraggio di osare, di non aver paura di affrontare insieme un 2023 che non sarà in discesa ma verso il quale, e guardando alle nostre capacità e con grande senso di responsabilità, possiamo dire: continuiamo così».