Il prezioso codice sorgente del World Wide Web va all’asta. Sir Tim Berners-Lee, co-inventore del www insieme con Robert Cailliau, ha deciso di venderlo come Nft (non fungible token, un contenuto digitale la cui autenticità viene certificata dalla blockchain e di cui è possibile acquistare i diritti). Sebbene sia di dominio pubblico dal 1993, l’informatico inglese ha autorizzato Sotheby’s a mettere in vendita la copia originale dei file timestamp da cui è nato il progetto di rete presentato nel 1989. Un pacchetto che, tra le varie cose, include le 9.500 righe di codice e le basi dei linguaggi e dei protocolli su cui si fonda il funzionamento di Internet: l’HTTP (Hypertext Transfer Protocol), l’HTML (Hypertext Markup Language) e l’URI (Universal Document Identified). Ma non finisce qui. Perché, a rendere ancora più appetibile l’acquisto, si aggiungono anche una rappresentazione animata del codice, un poster digitale autografato da Berners-Lee e una lettera nella quale riflette sull’impatto della sua creazione: «È stato bello ritornare indietro nel tempo e recuperare tutto. È impressionante pensare a come poche righe e la collaborazione di un fantastico team abbiano portato a quello che, oggi, è il web».
Un traguardo storico per Sotheby’s: «All’asta una delle conquiste dell’umanità»
Anche per la casa d’aste si tratta di un traguardo importante. E non solo per il valore economico dell’affare. «È un’occasione unica che permetterà all’acquirente di diventare proprietario di una delle conquiste più preziose per l’umanità. Un pezzo fondamentale di storia della tecnologia», ha spiegato Cassandra Hatton, responsabile della sezione scienza e cultura pop della Sotheby’s, alla Cnn. «Ho provato a pensare a qualcosa di lontanamente paragonabile al codice di Berners-Lee, tipo la teoria della relatività, la stampa, ma non credo esistano invenzioni che ne superino il valore. Il motore a combustione, le lampadine sono stati l’upgrade di idee precedenti. Il World Wide Web, invece, è stata una novità assoluta». L’asta partirà il 23 giugno, da una cifra base di 1.000 dollari, e continuerà online fino alla fine del mese. Come per tutte le altre vendite digitali, non è stata fatta una stima del prodotto. Secondo Hatton, però, i compratori potrebbero arrivare a proporre cifre astronomiche. La scelta di venderlo come Nft, per quanto di nicchia e, per questo, potenzialmente rischiosa, ha incontrato il pieno favore di Berners-Lee. «Optare per gli Nft è stata una mossa naturale, soprattutto per uno che ha sempre lavorato coi computer e ha passato una vita a scrivere codici», ha sottolineato in una nota alla stampa. «Mi è sembrato il metodo più appropriato per mettere la firma sul mio brevetto». I proventi dell’asta saranno devoluti in beneficenza a una delle organizzazioni di cui si occupano l’informatico e la moglie.