Una clip diventata virale su Tiktok potrebbe portare alla soluzione di un rapimento rimasto irrisolto per 18 anni. Succede negli Stati Uniti, a Kennewick nello Stato di Washington, dove la polizia è impegnata a valutare la validità di una pista offerta da un filmato di pochi minuti pubblicato sul social. Nella clip, girata a Culiacan Sinaloa (Messico) nel mese di marzo, una donna di 22 anni dichiara di poter essere stata rapita da bambina e rivolge un appello ai suoi familiari, invitandoli a mettersi sulle sue tracce. Una storia che ricorda quella di Denise Pipitone, scomparsa da Mazara del Vallo 17 anni fa.
Alla ricerca di Sofia Juarez, rapita nel 2003 a cinque anni
Secondo quanto riportato da Dazed&Digital, potrebbe trattarsi di Sofia Juarez, scomparsa nel 2003, a un giorno dal suo quinto compleanno, mentre giocava nel cortile di casa. Nel report delle indagini, l’utente che ha intervistato la ragazza e postato il video avrebbe dichiarato di aver collaborato con la polizia per raccogliere più informazioni possibili. Ma non finisce qui: oltre al TikTok, sarebbero emerse nuove evidenze. Lo scorso 5 maggio, infatti, le autorità avrebbero raccolto le dichiarazioni di un testimone (definito come “altamente credibile”) che, il giorno del sequestro, avrebbe avvistato una bambina corrispondente alla descrizione di Juarez mentre, in lacrime, veniva spinta in un van da un’altra persona. «A oggi, l’obiettivo principale degli inquirenti è identificare la donna del video e analizzare il suo Dna», ha spiegato Aaron Clem, portavoce della polizia di Kennewick. «C’è tanta carne al fuoco e non possiamo dare nulla per scontato». Nel frattempo, è stato aperto un sito web per accendere l’interesse dell’opinione pubblica sul caso di Sofia: dal lancio, ha raccolto più di 100 segnalazioni. L’apporto offerto da TikTok alla chiusura di casi rimasti irrisolti per decenni non è cosa nuova. Nel 2020, infatti, un omicidio avvenuto più di 10 anni prima è stato risolto grazie al lancio di una campagna sul social da parte della 31enne Sarah Turney. Il materiale caricato sulla piattaforma ha rivelato la turbolenta relazione tra la sorellastra Alissa e il patrigno. Che, dopo qualche mese, è stato condannato con l’accusa di omicidio.