Cosa TikToka postare

Redazione
13/08/2021

Dopo Google un altro colosso del tech è pronto a cambiare policy. Per gli under 15 stop alle notifiche dalle 21, sospesa fino a 16 anni la modalità di invio contenuti a tutti i followers. Ecco come l'app più scaricata nel 2020 tutelerà i minori.

Cosa TikToka postare

Tutelare gli adolescenti dai pericoli del web, aiutarli a mantenere una routine scandita da lavoro, studio e riposo. Sono gli obiettivi di TikTok che, sulla scorta di Google, Instagram e Youtube, ha definito una serie di nuove regole finalizzate ad aiutare più giovani – la fetta di utenti più numerosa – a staccarsi dal telefono. Secondo il protocollo che entrerà in vigore da qui ai prossimi mesi (manca ancora la data ufficiale), gli utenti tra i 13 e i 15 anni non riceveranno alcuna notifica dalle 21 alle 8 del mattino seguente, mentre per 16enni e 17enni TikTok spegnerà avvisi e trilli dalle 22. Non è tutto. Per gli over 15, infatti, cambia anche il funzionamento della messaggistica istantanea che, per i minori di 16 anni, rimane vietata. Il comando sarà disabilitato di default e, per riattivarlo, sarà necessario modificare le impostazioni della privacy. Solo così sarà possibile comunicare con altre persone, chiaramente vagliate dallo user prima di iniziare la conversazione. E, ogniqualvolta vorranno messaggiare con qualcuno, saranno tenuti a confermare (o, eventualmente, a modificare) la configurazione scelta in precedenza. «Abbiamo intenzione di insegnare alle giovani generazioni che usano la nostra piattaforma a sviluppare abitudini digitali corrette», ha spiegato l’azienda alla Bbc.

Contro il rischio di molestie, eliminata l’opzione a tutti

Per contrastare il rischio di molestie e abusi, i minori di 16 anni saranno obbligati a scegliere, prima di postare qualsiasi contenuto, a chi renderlo disponibile. Eliminata l’opzione a tutti, saranno tre quelle papabili che compariranno sullo schermo attraverso un avviso pop up: i follower, solo una rete di amici stretti, nessuno oltre al proprietario dell’account. Se prima il social li obbligava a una sola via, condividere le clip coi seguaci approvati manualmente per ridurre la diffusione di materiale manipolabile da sconosciuti, ora sta al loro buonsenso capire quale delle tre alternative possibili sia la più corretta.

Sulla stessa linea, anche le novità riguardanti l’utilizzo delle funzioni Duet (video reaction, commenti o gesti speculari rispetto alla clip della persona con cui si duetta) e Stitch (permette di tagliare pezzi dai video di altri creator per inserirli nei propri), disabilitate per gli under 16. Cambia, inoltre, il meccanismo del download. I teenager tra 16 e 17 anni dovranno decidere se i loro video saranno o meno scaricabili da altri e, dunque, pubblicabili altrove. Non cade, invece, il veto assoluto per la fascia 13-15 anni.

TikTok, l’app più scaricata al mondo

Proclamata l’app più scaricata al mondo nel 2020 e, contemporaneamente, accusata di essere uno dei social che creano più dipendenza sul mercato, negli ultimi tempi TikTok sta lavorando no stop sulla definizione di funzioni in grado di limitare il numero di ore trascorse a navigare a vuoto e, soprattutto, di garantire un certo livello di sicurezza. Oltre all’intervento sulle misure legate alla privacy, sono state messe a disposizione risorse di parental control, in grado di aiutare i genitori a controllare l’approccio online dei figli. Ed è stato istituito il Tik Tok Content Advisory Council, un comitato di esperti a cui i vertici si sono rivolti per la creazione e definizione di una policy necessaria a ripulire l’ambiente da soggetti e comportamenti giudicati tossici. «La nostra priorità è far sì che i ragazzi utilizzino il social in totale tranquillità», ha dichiarato Tracy Elizabeth, responsabile della sicurezza dei minori su TikTok, a TechCrunch «Da anni ci stiamo impegnando per proteggere gli iscritti più piccoli e aiutarli a vivere un’esperienza piacevole, lontana dai pericoli del dark web».

Le compagnie del tech costrette a cambiare registro

Questo restyling di TikTok non è altro che una diretta conseguenza della rivoluzione che ha travolto le grandi compagnie del tech in questi mesi. Bombardate dall’opinione pubblica, hanno iniziato a considerare una serie di soluzioni per risolvere le preoccupazioni relative a tematiche come la dipendenza dai social, gli abusi online e il furto di dati personali. Negli Stati Uniti, ad esempio, il Congresso ha fatto pressione sulle compagnie, mettendole davanti all’urgenza di allertare le nuove generazioni sull’utilizzo sbagliato della tecnologia e, soprattutto, sulle sue conseguenze. Questo ha portato nomi come Google ed Apple ad attivarsi per la rimozione di immagini di minori dai risultati di ricerca, a modificare il funzionamento di Youtube Kids, a introdurre nuovi metodi per rintracciare casi di pedofilia e avvisare i genitori se i figli dovessero ricevere fotografie o messaggi sessualmente espliciti. «Questa corsa alla sicurezza non è altro che il risultato diretto e immediato dell’Age Appropriate Design Code (un codice che fissa gli standard anagrafici per l’utilizzo di Internet e servizi collaterali) che entrerà in vigore il mese prossimo», ha aggiunto Andy Burrows, responsabile della National Society for the Prevention of Cruelty to Children, «È la dimostrazione più evidente di quanto fissare delle regole sia fondamentale per preservare i nostri bambini da rischi evitabili».