Rivoluzionare il significato delle espressioni per scoraggiare la caccia e incentivare la tutela delle specie animali a rischio. È l’obiettivo dell’iniziativa The New Big Five, progetto fotografico che ha lanciato una rosa dei cinque animali che il pubblico vorrebbe vedere immortalati. Non più trofei per le battute di caccia (come il riferimento originario della frase), ma soggetti di scatti indimenticabili.
I nuovi Big Five
Sono state più di 50mila le persone nel mondo che hanno indicato quali mammiferi volessero nel ranking. La scelta è, infine, ricaduta su elefante, tigre, orso polare, leone e gorilla. Una cinquina classificata dall’International Union for Conservation of Nature come in via d’estinzione o particolarmente vulnerabile.
Eletti ambasciatori dell’intera fauna selvatica, questi animali sono l’esempio di cosa potremmo perdere se non iniziassimo a mettere in discussione i nostri atteggiamenti. «Li guardo come se fossero la rappresentazione più bella delle altre migliaia di specie, magari meno note, che hanno un disperato bisogno del nostro aiuto», ha spiegato il fotografo Marsel van Oosten, fra gli autori del progetto, al Guardian.
There’s a new Big Five – with the emphasis on wildlife photography this time. Unfortunately I’ve only photographed three of them so far. https://t.co/gjKSI8WqZv pic.twitter.com/ysAE3zSI6I
— Mark Gately (@GatelyMark) May 17, 2021
L’obiettivo del progetto fotografico
In tutto i fotografi sono 250, a cui si aggiungono ambientalisti e associazioni animaliste, uniti dalla voglia di sensibilizzare l’opinione pubblica su problematiche come il bracconaggio, il mercato illegale di animali e l’emergenza climatica. Tra loro spicca il desiderio di celebrare la bellezza della fauna e della connessione innata tra gli uomini e la natura. «Penso sia un’intuizione utile a lasciarsi alle spalle tutto quel che non è più accettabile, né moralmente, né scientificamente, trasformando la passione della gente per la morte in amore per la vita», ha aggiunto il presentatore televisivo Chris Packham. «Se i cacciatori, per sparare, usassero una macchina fotografica, cambierebbe tutto».
Il turismo fotografico
Il turismo fotografico potrebbe aiutare in maniera incisiva a finanziare alternative alla caccia. Per Graeme Green, organizzatore dell’iniziativa, la soluzione perfetta sarebbe bandire del tutto quest’attività. The New Big Five non nasce come una campagna per mettere in cattiva luce i cacciatori: «La nostra missione è solo ed esclusivamente quella di far riflettere la gente su quello che succede in natura, creando un dialogo costruttivo».