Terzini, o meglio Terzi, di spinta. Entrambi in campo, restando nella metafora calcistica, per The Global News, progetto editoriale lanciato a marzo 2023 che si inserisce a pennello nei nuovi equilibri di potere dell’era Meloni. I due Terzi in questione sono Giulio Terzi di Sant’Agata, senatore di Fratelli d’Italia e presidente del comitato scientifico della testata online, e Giovanni Terzi direttore editoriale. Mentre la compagna di quest’ultimo, Simona Ventura, ne è co-fondatrice ed editrice. Il sito vuole essere “sentinella” della tutela dei diritti umani nel mondo. E ha tra i suoi principi fondanti «l’Europa, l’aderenza al Patto Atlantico e l’universalità dei diritti umani contenuta nella Carta delle Nazioni Unite come linea culturale e quindi politica».
L’asse con Libero e gli Angelucci
Iscritto a Fdi dal 2013, Terzi di Sant’Agata è stato ambasciatore negli Stati Uniti e ministro degli Esteri del governo Monti. Storicamente vicino a Gianfranco Fini (nel 2003 l’allora diplomatico organizzò il viaggio a Gerusalemme durante il quale Fini definì il fascismo parte del «male assoluto»), fu spinto da Marco Pannella a iscriversi al Partito radicale transnazionale di cui The Global News dovrebbe portare avanti le battaglie per i diritti umani. E da tempo è tra gli strateghi dell’accreditamento di Fdi agli ambienti statunitensi. Giovanni Terzi invece è una nota firma di Libero, testata della famiglia Angelucci – proprietaria anche de il Giornale – che mira a diventare il punto di riferimento dell’editoria di centrodestra, una sorta di Fox News meloniana. In prima linea fin dall’inizio del progetto, nel comitato scientifico di The Global News oltre alla showgirl e conduttrice siedono nomi di peso come Ingrid Betancourt, ex candidata alla presidenza della Colombia sequestrata dalle Farc dal 2002 al 2008 e il dissidente cinese Jianli Yang, espatriato negli Stati Uniti. Ogni giovedì poi la nuova testata uscirà anche su carta insieme a Libero di cui sarà l’approfondimento di Esteri.

La crociata anti Iran di Terzi di Sant’Agata
Terzi di Sant’Agata, Giovanni Terzi e la loro squadra hanno giocato d’anticipo assicurandosi un posto nel mondo mediatico di riferimento del centrodestra e di Fratelli d’Italia. Ma mentre Giorgia Meloni, in continuità con Mario Draghi, su Ucraina e contrasto alla Cina è in sintonia con l’agenda Biden, concentrata sul contenimento di Mosca e con un confronto diretto ma non radicale con Pechino, l’ex ambasciatore è più vicino al mondo dei conservatori repubblicani. In quest’ottica The Global News si concentrerà su Paesi e temi “attenzionati” da tempo sia da Terzi di Sant’Agata sia dal Grand Old Party come Cuba, la Colombia del presidente di sinistra Gustavo Petro, ma anche le attività di Hezbollah in America Latinam tra Venezuela e Perù e l’Iran su cui Terzi di Sant’Agata ha una linea chiara. Ex ambasciatore in Israele dal 2002 al 2004, tifa per la destra del Likud secondo cui il cambio di regime e la caduta degli ayatollah è la soluzione migliore per la Repubblica Islamica. Una battaglia, quella con Teheran, che Terzi di Sant’Agata ha portato avanti anche in parlamento dove ha chiesto, sulla scia di quanto stabilito da Donald Trump nel 2019, l’inserimento del Corpo delle Guardie della Rivoluzione islamica (Irgc) nell’elenco delle organizzazioni terroristiche.

Non solo, l’ex ambasciatore in passato è intervenuto al congresso del movimento anti-ayatollah dei Mojahedin del Popolo Iraniano (Mek) in Albania. Laicista e filo-americano, il Mek è un’organizzazione controversa. Se molti dei suoi esponenti sono stati perseguitati in Iran, al contempo è accusata di aver compiuto a Teheran e dintorni attacchi terroristici. In un editoriale su Formiche dello scorso febbraio Terzi di Sant’Agata, ricordando la risoluzione bipartisan presentata alla Camera dei rappresentanti Usa, aveva auspicato la creazione di «una Repubblica dell’Iran democratica, laica e non nucleare». Già a dicembre 2022 sulla medesima testata scriveva: «È quanto mai evidente che il regime iraniano non potrà mai essere riformato. Si va quindi affermando l’urgenza di impedire che Teheran continui a massacrare e torturare il suo popolo, a destabilizzare intere regioni di importanza fondamentale per l’Europa, a stringere sempre di più il proprio coinvolgimento nella guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina». Tesi molto simili a quelle di Rudy Giuliani e dell’ex Consigliere per la Sicurezza Nazionale Usa John Bolton, falchi repubblicani anti-Iran in passato molto vicini al Mek.
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La bussola dei conservatori
I Terzi tentano così di rilanciare la destra italiana nel mondo conservatore Usa in vista delle Presidenziali 2024, in cui i Repubblicani, con l’incognita Donald Trump, sognano il ritorno al governo. L’ex ministro degli Esteri e attuale presidente della commissione delle Politiche dell’Unione europea a Palazzo Madama intende così, anche grazie a The Global News, dare il suo contributo alla causa. Terzi di Sant’Agata ha ben chiaro che con l’ascesa di Giorgia Meloni molti equilibri sono destinati a cambiare, compresi i tradizionali rapporti tra media, politica e agenda internazionale. Sarà interessante analizzare come e in che misura l’agenda di The Global News influenzerà la nuova “Fox di Meloni” targata Angelucci. E di conseguenza gli orientamenti politici della destra italiana che, in politica estera, appare ancora divisa tra la linea Biden e la linea dei falchi Gop.