La rivista The Atlantic non usa mezzi termini e critica fortemente i Maneskin. Alla base della critica c’è una domanda che invita gli ascoltatori a far riflettere: «La popolarità dei Maneskin è un caso o è un segno di un cambiamento più profondo nei gusti mainstream?».

La critica ai Maneskin della rivista The Atlantic
La rivista The Atlantic, in un editoriale firmato da Spencer Kornhaber e intitolato «Questa è la rock band che dovrebbe salvare il Rock and Roll?» ha posto alcuni dubbi sulla qualità della musica della band italiana. Il giornalista ha infatti ripercorso la storia della band, partita da X-Factor nel 2017 e scoppiata nel 2021 grazie alla vittoria all’Eurovision. Infatti, i Maneskin sono seguitissimi in Italia e anche all’estero, specialmente negli Stati Uniti, tant’è vero che la loro canzone «Beggin’» è stata la seconda canzone più ascoltata su TikTok.
Tuttavia, questo non serve per impressionare Kornhaber che ha scritto come «Certamente i Maneskin fanno musica con ingredienti molto audaci» ma il loro album in lingua inglese intitolato «Rush!» secondo il critico «dimostra con forza come in realtà il fascino della band non sia la loro musica». Per la rivista, musica e stile sono copie del passato, «imitazioni di gruppi come la band pop e rock Jet».

Il commento sulle canzoni della band
Kornhaber nel suo editoriale per la rivista The Atlantic non si è fermato qui. L’attacco è continuato così: «Le canzoni dei Maneskin sono chiaramente riciclate, così sfacciatamente mediocri, tanto che l’idea del gruppo che accende una guerra culturale tra rock e pop – e con essa, stereotipi su realtà e falsità, passione e prodotto – sembra nella migliore delle ipotesi tragica».
La tesi finale della rivista è che nel mondo musicale odierno, il rock «può esplodere nello stesso modo in cui possono farlo le melodie della Disney. Basta un’esposizione televisiva memorabile».