Un destino beffardo, proprio come nel film Final destination, quando chi scampa un grave pericolo alla fine deve comunque fare i conti con la morte. È ciò che è successo a uno dei 12 ragazzi che nel 2018 rimasero intrappolati nella grotta Tham Luang della Thailandia. Una storia che all’epoca suscitò grande apprensione e trasporto emotivo in tutto il mondo. La vittima si chiamava Duangpetch Promthep e non era ancora maggiorenne. Da sei mesi si trovava nel Regno Unito, dove aveva vinto una borsa di studio per giocare a calcio in una scuola del Leicestershire. Lo ha annunciato la Bbc, che non ha però fornito dettagli sulle cause del decesso. Il ragazzo era stato trovato privo di sensi nel suo letto domenica scorsa e portato immediatamente in ospedale, dove è morto il 14 febbraio. «Il mio sogno si è avverato», aveva scritto, prima di partire per l’Europa, ai suoi amici che ora lo piangono. La loro vicenda e l’incredibile salvataggio da parte dei sommozzatori aveva commosso il mondo, generando poi documentari e serie tivù.
Duangpetch Promthep, da sei mesi nel Regno Unito con il sogno della Premier League
Oggi 17enne, Duangpetch Promthep era stato capitano della giovane squadra di calcio che nel 2018 rimase intrappolata per oltre due settimane nella grotta di Tham Luang, a Chiang Rai. Il suo volto emaciato, ma felice nel momento del salvataggio dei sommozzatori, aveva commosso il mondo, divenendo simbolo della vicenda. Dom, come lo chiamava affettuosamente il suo team, da sei mesi si trovava nella britannica Brooke House College Football Academy, nel Leicestershire. Lo scorso agosto aveva vinto una borsa di studio per giocare a pallone e provare a entrare nel professionismo. «Il mio sogno si è avverato», aveva scritto su Instagram, auspicando forse di calcare i campi da gioco della Premier league.

A dare la notizia della sua scomparsa è stata la madre, che ha informato anche il tempio Wat Doi Wao nella città di Chiang Rai, in Thailandia, dove vivono ancora oggi gli altri superstiti. «Mi avevi detto che un giorno ti avrei visto con la maglia della nazionale», ha scritto uno dei suoi amici. «Quando sei partito per l’Inghilterra ti dissi che avrei aspettato il tuo autografo. Dormi bene, amico mio, saremo sempre insieme». Un altro suo ex compagno lo ha indicato come modello da seguire per migliorarsi sempre e cercare di superare ogni ostacolo. «Se il mondo dopo la morte è reale, torneremo a giocare a calcio», ha dichiarato in un messaggio sui social. «Saremo di nuovo insieme, fratello Dom».
Thailandia, cosa accadde a giugno del 2018 nella grotta di Tham Luang
Il 23 giugno 2018, 12 calciatori fra 11 e 17 anni della squadra Moo Pa di Chiang Rai si addentrarono con il loro coach 25enne dentro Tham Luang, fra le più grandi grotte della Thailandia. Le piogge monsoniche però allagarono l’ingresso, intrappolandoli all’interno. Trascorsero nove giorni senza cibo e al buio, prima di essere trovati dai soccorritori a 3,2 chilometri di profondità. Le operazioni di salvataggio coinvolsero circa 10 mila persone, tra cui anche i Navy Seal thailandesi. Per risparmiare ossigeno e viveri, i ragazzi si fecero forza l’un l’altro sfruttando speciali tecniche di meditazione per mantenere la calma. Dopo altri otto giorni, il 10 luglio, i soccorsi riuscirono a creare una via di fuga e portare fuori i ragazzi dopo averli sedati con la ketamina. Nel 2022 Ron Howard ne ha realizzato il film Tredici vite, disponibile su Amazon Prime Video, con Viggo Mortensen e Colin Farrell.
